Comune e supermercati lanciano la “Spesa solidale”
Il progetto si chiama "SpesiAmo Gallarate" e coinvolge Tigros e Carrefour: punta a coinvolgere i cittadini consumatori, con un impegno anche dei supermercati. Cresce il bisogno: almeno 600 le famiglie in difficoltà
Si chiama “SpesiAmo Gallarate” ed è un progetto di solidarietà che coinvolge il Comune di Gallarate, i supermercati della città e – questo è l’obiettivo – anche i cittadini gallaratesi. L’iniziativa è promossa dai Servizi Sociali e dello Sportello Unico per le Imprese e le Attività Produttive, Caritas, Banco Alimentare Madre Teresa di Calcutta e di quattro punti vendita: due Carrefour (viale Milano e Malpensa 1) e due Tigros (via Gramsci e via Restelli).
Le modalità di partecipazione sono diverse, tra Carrefour e Tigros.
Nelle prossime settimane, i clienti delle strutture commerciali Carrefour potranno acquistare alle casse dei buoni spesa da 5 e 15 euro. I ticket andranno depositati in contenitori ben visibili e saranno consegnati periodicamente ai Servizi Sociali. Gli operatori del Comune provvederanno a distribuire i buoni a persone disagiate con le quali si siano avviati progetti di sostegno. Queste ultime, presentandosi negli stessi punti vendita, potranno utilizzare i buoni per acquistare non solo generi alimentari (così da non sovrapporre la nuova iniziativa ad altre già portate avanti da realtà del Terzo Settore) ma anche, ad esempio, prodotti per bambini e abbigliamento. Carrefour si impegnerà inoltre a ospitare gazebo informativi con volontari di Caritas e Banco Alimentare, per un giorno alla settimana partendo dal mese di dicembre, . Scopo degli stand: potenziare la sensibilizzazione sul progetto e raccogliere cibo, così da sostenere le iniziative di sostegno alle famiglie portate avanti dalle due realtà. Diverso il meccanismo nei supermercati Tigros. Lì i consumatori potranno “girare” a SpesiAmo Gallarate parte dei punti accumulati con le classiche tessere Fidelity. Ogni 500 si devolveranno al progetto 5 euro che il supermercato provvederà a raddoppiare, per un valore complessivo di 10 euro. Anche in questo caso i destinatari delle offerte, individuati dai Servizi Sociali, potranno fare acquisti nei due punti vendita coinvolti.
«Ringrazio – ha detto l’assessore ai servizi sociali Margherita Silvestrini, affiancata dalla dirigente del settore, Manuela Solinas – coloro che prendono parte al progetto. Non sappiamo quali risultati otterremo ma ne daremo conto periodicamente. “SpesiAmo Gallarate” si caratterizza per una squadra organizzativa inedita grazie alla quale si realizza una nuova sinergia tra pubblica amministrazione, realtà private e terzo settore. Il punto di forza dell’intera iniziativa si trova, credo, nella possibilità di sensibilizzare l’opinione pubblica: avremmo potuto chiedere un contributo diretto ai supermercati, ma non era questo il nostro obiettivo. L’obiettivo è innanzitutto far sì che le famiglie che non hanno problemi economici partecipino al bisogno delle altre. Creare una comunità che sappia prendersi cura di sé in modo solidale».
I bisogni a Gallarate sono sempre più in crescita: solo in Comune le famiglie che hanno bisogno di aiuto sono 600, di cui la metà con minori. E questo senza contare le persone che invece si rivolgono solo alla mensa "Ristoro del buon samaritano" o chiedono pacchi alimentari alle Caritas di quartiere: sempre più spesso la crisi tocca anche famiglie che non avevano problemi e che oggi hanno perso il lavoro o hanno visto ridotte le finanze di famiglia al punto tale da faticare con il mutuo. Per questo il Comune vorrebbe allargare il progetto: «Per allestirlo – spiega l’assessore allo Sportello Unico per le Imprese e le Attività Produttive, Angelo Bruno Protasoni – sono stati realizzati due bandi, uno per la Grande Distribuzione e uno per i negozi di vicinato. Ora si tratta di tenere sotto i riflettori “SpesiAmo Gallarate” il più possibile. Fra l’altro hanno manifestato il loro interesse anche i commercianti, per cui stiamo predisponendo un progetto specifico e completamente diverso da quello relativo ai supermercati, che presenteremo in futuro».
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