Fox Town, 500 posti a rischio senza lo shopping domenicale
Per il patron dell'outlet Tarchini vietare le aperture nel fine settimana comprometterebbe il 50 per cento del giro d'affari e farebbe fuggire altrove le grandi firme
«Senza le aperture domenicali il fatturato di Fox Town potrebbe dimezzarsi e di conseguenza i marchi saranno costretti a rivedere le proprie spese e a ridurre il personale». Lo ha dichiarato il patron del colosso degli outlet, Silvio Tarchini, nel corso della conferenza stampa indetta per replicare alla decisione del Dipartimento dell’economia del Canton Ticino di revocare la licenza di apertura nel fine settimana. Pochi giri di parole per spiegare che senza la possibilità di vendere la domenica le grandi firme della moda perderebbero la convenienza a rimanere in Svizzera, fuggendo all’estero. «I titolari dei negozi pagano dei costi del personale molto elevati – ha detto Tarchini – che arrivano in media a 3.700 franchi al mese. Costi che vengono sostenuti a fronte di un giro d’affari importante. Venendo meno l’incasso verrebbe meno anche l’interesse a rimanere. Concretamente: le vendite della domenica ammonano a 65milioni di franchi su un totale annuo di 300. Ma se i negozi chiudono o se ne vanno la perdita potrebbe diventare ancora maggiore e, secondo le nostre stime, compromettere fino al 50 per cento del fatturato. A fronte di questo danno sarebbero circa 500 i lavoratori che potrebbero perdere il posto».
Per il dirigente la scelta politica del Dipartimento è un grosso errore che non danneggerebbe soltanto Fox Town ma anche tutto l’indotto che ruota attorno ai negozi e alle grandi firme come Gucci «che impiega 500 persone in Ticino o Versace e Fendi». E ne risentirebbe anche lo stesso Canton Ticino che grazie alla presenza dell’outlet di Mendrisio è diventato una vera e propria meta turistica dello shopping. «Sono sempre di più i clienti che arrivano dall’estero – ha aggiunto – dall’Italia ma anche dall’Oriente e dalla Russia. Siamo certi che ci sono viaggi organizzati per venire a fare shopping da noi. Ed è anche per questo che ci siamo sempre impegnati per promuovere il territorio». L’imprenditore ha fornito anche alcuni dati: come quelli degli investimenti in promozione del territorio che ammontano a due milioni di franchi mentre sarebbero due milioni e mezzo le persone attirate in Ticino dal Centro. Secondo Forbes il centro commerciale di Mendrisio è tra i primi tre più importanti al mondo.
Dalla parte di Fox Town si è schierato anche il sindaco della cittadina, Carlo Croci: «Quindici anni fa, quando si è insediato questo centro commerciale ha risollevato le sorti dell’economia del Mendrisiotto. È arrivato in una situazione di profonda crisi ed è riuscito a invertire la tendenza. Fox Town – ha detto il sindaco – non è solo un centro commerciale che offre merce a prezzo vantaggioso ma anche un soggetto economico strategico che porta alle casse del cantone un gettito di 1.350.000 franchi, oltre 15milioni dalla sua apertura».
Leggi anche – Fox Town chiuso di domenica. In Ticino scoppia la polemica
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