Fox Town chiuso di domenica. In Ticino scoppia la polemica
La direttrice del Dipartimento dell'economia spiega le ragioni che hanno portato a revocare la licenza di apertura nel fine settimana. Critici i sindacati: «Un grave errore»
La decisione di revocare la licenza dell’apertura domenicale al Fox Town di Mendrisio fa insorgere i sindacati del Canton Ticino. La direttrice del Dipartimento dell’economia, Laura Sadis, ha motivato questa mattina le ragioni che hanno portato alla scelta di imporre la chiusura dell’outlet nel week end. Ragioni dovute all’esistenza di due norme opposte: quelle federali, che vietano di principio il lavoro domenicale e quelle cantonali che ammettono, a determinate condizioni, l’apertura dei negozi nel fine settimana. Il constrasto aveva posto Fox Town in una condizione di irregolarità formale, una situazione che era stata però tollerata per molto tempo grazie ad una sorta di tacito accordo tra enti locali, sindacati, lavoratori e associazioni di categoria: «È il famoso "ampio consenso politico e fra le parti sociali" – spiega la Consigliera di Stato -, una specie di patto di non belligeranza nella consapevolezza che esiste un problema d’illegalità, che permette all’autorità di vigilanza federale, la SECO, di tollerare per molti anni la situazione. In una lettera della SECO del marzo 2009, si dice però chiaramente che in caso di conflitto, una deroga al divieto del lavoro domenicale non sarebbe sostenibile dinanzi alle istanze giudiziarie».
E il momento del conflitto è arrivato con l’apertura di un nuovo centro commerciale, il Centro Ovale di Chiasso. Il concorrente a sua volta aveva chiesto l’applicazione della stessa deroga concessa al Fox Town. Ma a differenza del caso di Mendrisio, ha spiegato la Consigliera, la richiesta dell’altro centro commerciale non ha ottenuto il consenso dei sindacati. «A questo punto il Dipartimento si trova confrontato con una situazione paradossale: da una parte la sua volontà di salvaguardare una realtà economica importante per una regione di confine sottoposta alla forte concorrenza dei negozi italiani. Dall’altra parte un mondo sindacale che chiede di garantire il perpetuarsi di una situazione d’illegalità ma solo e unicamente per il Fox Town. Per anni, lustri è stata tollerata una situazione d’illegalità. Venuto a cadere l’ampio consenso politico e fra le parti sociali questa situazione non è più pertetuabile. Anche se a malincuore e controvoglia occorre rispettare la legge federale sul lavoro e garantire la parità di trattamento, che pure è un importante principio costituzionale. Mi assumo come Direttrice del Dipartimento delle finanze e dell’economia le mie responsabilità decisionali, come se le sono assunte i Servizi del Dipartimento».
Per i sindacati la scelta del Governo rappresenterà un serio problema per l’economia locale: «Decretando la chiusura domenicale dei negozi operanti al Fox Town di Mendrisio a partire dal 1° ottobre prossimo, il Dipartimento delle finanze e dell’economia (Dfe) ha commesso l’ennesimo errore nella gestione di questa delicata vicenda che si trascina sin dall’apertura, lo scorso anno, del centro commerciale Polaris di Chiasso. Per il sindacato Unia è ora prioritario impegnarsi a tutela dell’occupazione e del personale impiegato». Dure anche le critiche dell’OCST secondo cui si tratterebbe di un’interpretazione impropria del principio della parità di trattamento: «Si considerano identiche due realtà aziendali che sono al contrario diverse. Fox Town si rivolge prevalentemente a una clientela internazionale e di conseguenza la sua attività è ampiamente innestata sulle aperture domenicali».
Non si è ancora espressa ufficialmente invece la direzione di Fox Town che ha convocato per domani una conferenza stampa. Da sottolineare però che soltanto alcuni mesi fa al Corriere del Ticino, Giorgia Tarchini, figlia del titolare dell’outlet aveva dichiarato: «Semmai dovessimo perdere la possibilità di tenere aperto la domenica saremo costretti a spostare l’intera attività altrove, oltre confine, magari anche a pochi chilometri di distanza». Sarà Varese la nuova casa della volpe svizzera?
Leggi anche – C’è Varese nel futuro del Fox Town?
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