Gasparotto Borri, aumentano i costi per le barriere antirumore
Il comune ha chiesto alla Immobiliare Ceresio di aggiungere altre opere per tutelare i cittadini, ma la società ha fatto sapere che non spenderà un euro in più degli 8 milioni pattuiti
La città è un cantiere ma per adesso solo sulla carta. Uno dei tavoli aperti più importanti è quello della sistemazione urbanistica di via Gasparotto, dove al posto della ex fabbrica Malerba sarà realizzato un supermercato, e in cambio il comune otterrà circa 8 milioni di euro di lavori pubblici dalla Immobiliare Ceresio. La società propone un progetto che, a quanto risulta, sarà poi consegnato chiavi in mano all’Esselunga. Con quei soldi saranno realizzate delle nuove rotonde e metà della nuova bretella stradale “Gasparotto- Borri”. Tutti gli adeguamenti emersi dal percorso burocratico degli ultimi mesi sono state recepiti a inizio agosto dalla Immobiliare. Ora tocca al progetto definitivo compreso di variazioni che dovrà passare in commissione territorio e poi alla bozza di convenzione. C’è però un punto su cui la società ha eccepito, ovvero una serie di dispositivi antirumore per gli abitanti di via Gasparotto e dintorni, che il comune vorrebbe far aggiungere e pagare al privato. Questi ultimi hanno però detto che, oltre la cifra già pattuita, non vogliono andare. Il comune sta ora vagliando la pratica e l’assessore Fabio Binelli deve trovare una mediazione.
Intanto, la solita sequenza di patrocini ha incorniciato la giunta comunale di questa mattina. La maggioranza politica è ferma alle ultime schermaglie di giugno. Lega e Pdl sono in attesa di capire quali alleanze caratterizzeranno le prossime elezioni politiche, e se avranno ancora bisogno, in futuro, l’uno dell’altro, come avviene nel consiglio regionale lombardo. Sul fronte dei progetti, la situazione non sembra essere troppo diversa, e la strada è ancora segnata da lunghi lavori preparatori, riunioni di programma, carte da firmare, valutazioni da compiere. E’ la legge, certo, ma il tempo intanto passa anche se bisogna aspettare almeno i prossimi mesi prima di giudicare una giunta che è in carica da solo un anno. L’assessore all’urbanistica Fabio Binelli ha forse la posizione più scomoda: il piano di governo del territorio sta avendo una lunga gestazione, e questo gli ha già provocato gli attacchi politici anche dalla sua stessa maggioranza. Mentre gli uffici comunali sono al lavoro, si preannuncia un autunno decisivo. L’assessore oggi si è fatto sfuggire che ci sarà qualche cambiamento sulle aree di trasformazione, cioè quei punti della città che, nel nuovo pgt, potranno avere un cambio di destinazione urbanistica. Sembra che ne saranno aggiunte delle altre. In particolare, l’area delle scuderie dell’ippodromo è stata parecchio tribolata. Binelli non si è voluto sbottonare, aggiungendo solo che da quando il comune ha informato la città che ne erano state individuate 24, tanti proprietari si sono fatti avanti per cercare di partecipare all’operazione.
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