Iadonisi (Udc): “Ma dove vogliono andare?”
E' la domanda provocatoria del segretario cittadino dell'Udc a margine del consiglio comunale di giovedì sera sul tema della scelta tra città metropolitana e provincia: "Lega e Pdl stanno insieme solo per le poltrone"
Ma dove vogliono andare? E’ la domanda provocatoria che si pone il segretario cittadino dell’Udc Francesco Iadonisi dopo il consiglio comunale di ieri sera, giovedì, che avrebbe dovuto concludersi con l’indicazione al Cal da parte dei consiglieri bustocchi in merito all’entrata nella città metropolitana o l’adesione alla nuova provincia pedemontana. Di seguito pubblichiamo le riflessioni di Iadonisi
Per settimane abbiamo assistito a questo dibattito, città metropolitana sì città metropolitana no, in cui Farioli si spendeva mettendosi a capo dei sindaci della zona per tessere un percorso che ieri sera, in base ai progetti iniziali, doveva far votare in consiglio comunale una mozione con la quale Busto, insieme ad altre realtà del territorio, chiedeva di poter unirsi alla città metropolitana (naturalmente esercitando come previsto dalla legge un indirizzo al CAL). Nel frattempo, per suffragare questa tesi, si sono svolti due consigli comunali aperti nel corso dei quali alcuni relatori di indiscussa competenza hanno dato un contributo alla discussione, seguito da un incessante apparire di articoli sui quotidiani con l’argomento che doveva cambiare il nostro futuro.
Ieri sera, in un consiglio comunale, con una partecipazione popolare che non si vedeva da tempo, abbiamo assistito attoniti ad un impietoso, disdicevole ed imbarazzante tentativo di sottrarsi ad una decisione, non votando a favore di quanto la maggioranza stessa aveva proposto. E’ avvenuto quanto di più avvilente poteva accadere e che, purtroppo, per Busto è una misera normalità. Le due forze politiche che hanno sostenuto Farioli lo scorso anno, ormai hanno intrapreso percorsi diametralmente opposti e l’unico denominatore comune che li unisce è il fatto di rimanere saldamente attaccati alla propria poltrona.
La mancata decisione di ieri sera, ha una valenza politica importante che certifica, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che a Busto non esiste più una maggioranza politica a sostegno del sindaco, e come abbiamo più volte denunciato, persiste uno stato di immobilismo dallo scorso maggio, situazione che si potrarrà fino a quando questa giunta non avrà terminato il suo mandato.
Ci sorge spontanea una domanda: cari cittadini, questo modo di governare la città è quello che avete chiesto lo scorso anno confermando il sostegno al PDL e Lega?
Pensiamo proprio di NO, i cittadini chiedono e vogliono ben altro dai propri amministratori, e se questi ultimi non sono in grado di dare quanto promesso, l’unica cosa da fare è un passo indietro, vadano a casa per il bene della città.
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