La famiglia è centrale nella cura del paziente psichiatrico

Il Trattamento multifamiliare: Psichiatria e Centro Multifamily di Varese a confronto con la supervisione del prof. Alfredo Canevaro

Venerdì 14 settembre, il prof. Alfredo Canevaro, prestigioso specialista italo-argentino nel campo del sostegno familiare, ha prestato la sua consulenza, secondo il modello multifamiliare, su alcuni pazienti e loro familiari dei gruppi familiari seguiti dalla Psichiatria dell’Azienda ospedaliera di Varese.
Questo seminario ha permesso anche di mettere in contatto, creando sinergie, l’approccio
terapeutico della Psichiatria del nord della provincia di Varese con quello del Centro Multifamily
di Varese.
«Le tematiche familiari ci sono molto care – afferma il dott. Isidoro Cioffi, Direttore della
Psichiatria del Verbano – in quanto siamo convinti che la famiglia del paziente psichiatrico, pur nel suo dolore, rappresenti una risorsa indispensabile nel difficile cammino del paziente psichiatrico verso una piena integrazione nel territorio d’origine. Un atteggiamento moralistico portava a considerare alternativamente il paziente come capro espiatorio dei problemi della sua famiglia o quest’ultima come vittima delle ripercussioni nel suo seno di un individuo gravemente perturbato. Questo atteggiamento scaturiva da un errore epistemologico che considerava l’individuo e le sue relazioni in maniera unidirezionale e causale, trascurando il fatto che la sua sofferenza è condivisa circolarmente da tutto il gruppo familiare, anche se i ruoli cambiano e varia il gioco».
A Luino e a Laveno le famiglie del Centro Psico Sociale vengono coinvolte in un percorso
terapeutico di gruppo che vede lavorare insieme famiglia e paziente in una logica sistemica dove
non c’è un paziente designato ma l’oggetto dell’intervento diviene la famiglia in quanto “ luogo
degli affetti”.
Nella condivisione di gruppo le famiglie vengono aiutate ad esprimere e condividere i propri
sentimenti; il ruolo del terapeuta è quello di stimolare la libera circolazione delle emozioni e dei
sentimenti sostanziali alla base delle relazioni familiari : la rabbia , la tenerezza e la paura.
«Lavorare con i Gruppi Multi Familiari (GMF) – afferma la dott.ssa Marica Girardi, psicologa
della Psichiatria del Verbano- non rappresenta solo un nuovo metodo di lavoro con le famiglie ma
consiste in un diverso modo di intendere la relazione di aiuto: il terapeuta mette in gioco se stesso
diventando promotore e facilitatore della comunicazione intra-inter/familiare».
 
Questo tecnica relazionale aiuta in modo rapido e efficace a scongelare situazioni cristallizzate che
impediscono la crescita del sistema famigliare e promuovono il cambiamento e la solidarietà.
A Varese dall’anno 2010 è attivo un Centro Multifamiliare nato da un progetto della
Cooperativa “La Casa davanti al Sole” con il Comune di Varese, a favore di famiglie con figli
minorenni che vivono periodi di crisi più o meno lunghi nel tempo.
Attualmente il lavoro è esteso ad altri Distretti della Provincia di Varese anche grazie ai  finanziamenti elargiti dalla Fondazione Cariplo per i progetti innovativi.
Questa esperienza è una delle pochissime attive sul territorio italiano ad applicare il trattamento
multifamiliare secondo il modello inglese del Marlborough Family Service di Londra per
la valutazione e la cura delle famiglie multiproblematiche, famiglie cioè che presentano
contemporaneamente più di una difficoltà e/o problemi nei suoi membri. Per questo nelle famiglie
accolte spesso coesistono condizioni di violenza domestica, problemi mentali, dipendenza da alcol,
droghe, carcere, abusi, trascuratezza grave e abbandoni, insuccessi scolastici ed educativi.
L’idea principale sulla quale si basa questo modello d’intervento è che i genitori con i loro figli
hanno più possibilità di cambiare se inseriti in un contesto terapeutico insieme ad altre famiglie e
per alcune ore al giorno.
Il contesto è quello di un’unità diurna specializzata nel trattamento “intensivo” delle famiglie.
Il Centro si trova in un appartamento di una palazzina residenziale ed è un ambiente strutturato in
modo tale da ricreare un luogo domestico, accogliente e confortevole e allo stesso tempo sicuro per
tutti, bambini e adulti che lo frequentano.
 
Solitamente il gruppo è costituito in media da 5/6 famiglie, in modo da arrivare a un numero
massimo di circa 20 persone che frequentano contemporaneamente dalle 9.30 alle 15.00, uno o due
giorni alla settimana per un periodo di circa due mesi
Durante la giornata trascorsa nell’unità diurna spontaneamente si ripropongono le situazioni di vita
reale che ricalcano la quotidianità in cui il genitore è impegnato nella cura e nell’intrattenimento dei
figli: il gioco, il cibo, il sonno, il divertimento, le regole e i limiti, oltre ad uscite anche all’esterno
della casa.
Far parte del gruppo multifamiliare è generalmente un’esperienza unica per le famiglie del
programma e ciò tende a ridurre la sensazione di isolamento sociale e di stigmatizzazione
permettendo loro di essere meno difese e più aperte al cambiamento.
«Come è stato dimostrato – puntualizza la dr.ssa Stefania Capelli, psicologa Responsabile Centro Multifamily di Varese – il contesto terapeutico multifamiliare è molto potente nel favorire il cambiamento delle famiglie: anche un piccolo cambiamento all’interno delle relazioni familiari e
sociali può dare una apertura positiva rispetto al potenziamento e miglioramento della vita futura
della figlia e dei suoi componenti».
«Ed è anche per questo motivo – sottolineano assieme il dr. Isidoro Cioffi e la dr.ssa Stefania
Capelli – prevedere un intervento come quello multifamiliare in cooperazione con i servizi, accresce
le probabilità di successo degli interventi nel raggiungere gli obiettivi di cambiamento delle
famiglie con membri sofferenti psicologicamente».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Settembre 2012
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