“Non possiamo buttare per strada le persone”

«Esamineremo tutte le istanze insieme al comando della polizia locale. In base a quello faremo una valutazione dei singoli casi cercando di essere magnanimi. Non si possono certo buttare per strada le persone». Il sindaco Giovanni Dell’Acqua continua a occuparsi della vicenda del "parco residenziale" Sette Laghi, sequestrato dall’autorità giudiziaria con l’accusa di abusivismo edilizio e deturpamento ambientale.
Nella serata di lunedì 16 settembre scadranno, infatti, le 96 ore concesse ai residenti dell’area sequestrata per presentare le richieste di deroga all’ordine della magistratura di abbandonare le abitazioni.

Sindaco voi sapevate delle reali condizioni delle persone che si trovano all’interno del Sette Laghi?
«Non sapevamo che ci fossero così tante situazioni di irregolarità, e proprio per quanto riguarda le persone stiamo cercando di raccogliere le motivazioni con le quali spiegheranno le proprie condizioni per capire ogni situazione e intervenire nel modo più corretto»

Sarà lei a decidere cosa accadrà alle persone?
«Io, in quanto custode nominato dal tribunale, sarò semplicemente un esecutore delle indicazioni che mi fornirà la magistratura»

Che tipo di deroghe potranno essere concesse?
«Una deroga potrebbe essere la permanenza nell’abitazione a condizione che esse vengano rese abitazioni movibili così come la legge prevede in quell’area. Non più moduli abitativi fissi»

I non residenti, invece, cosa potranno fare?
«Da quanto mi risulta non potranno avere accesso alle abitazioni»

Come sta accogliendo il paese di Azzate l’intera vicenda?
«Non ho ancora avuto modo di discuterne, in settimana però riuniremo i capigruppo del consiglio comunale ai quali relazionerò tutti i termini della vicenda»