Sotto la stessa Luna
Al suo fascino è stata dedicata la notte del 22 settembre, proclamata dalla NASA e dall'INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica), l'Osservatorio Astronomico “G.V. Schiaparelli” partecipa all'evento mondiale
La Luna, compagna nell’eterno viaggio della Terra attorno al Sole, ha sempre attratto l’uomo. Al suo fascino è stata dedicata la notte del 22 settembre 2012, proclamata dalla NASA e dall’INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica), e intitolata “International Observe the Moon Night – Under the Same Moon”, nottata internazionale di osservazione della Luna. L’Osservatorio Astronomico “G.V. Schiaparelli” di Campo dei Fiori partecipa a questo evento mondiale e invita tutti ad alzare il naso verso il cielo per dare un’occhiata alla nostra millenaria compagna. La Luna, con la sua elevata luminosità, è il corpo celeste più brillante della volta stellata. Il suo ciclico mutare, legato al fenomeno delle fasi, aveva destato nei popoli preistorici curiosità e reverenza. Risalgono a circa 20.000 anni i primi calendari basati sulla ciclicità lunare. Dapprima la Luna, grazie al continuo mutare, ebbe una connotazione divina. Ad essa greci, romani, assiri, babilonesi e molti altri popoli attribuirono il governo del mondo naturale, dell’agricoltura, del mondo femminile e della fertilità. Molte sono le testimonianze archeologiche circa l’antica convinzione della natura divina del nostro satellite. Con il passare dei secoli tale connotazione scomparve e l’interesse per il nostro satellite divenne più scientifico. Leonardo da Vinci per esempio si dedicò allo studio delle eclissi lunari, ma il contributo fondamentale all’osservazione e allo studio selenografico venne da Galileo Galilei nel 1609, anno in cui puntò per la prima volta il suo telescopio verso il nostro satellite. La magnificenza e la complessità della superficie lunare furono così svelate a tutti. Come Galileo Galilei anche noi osservando la Luna con un binocolo possiamo scoprire quanto sia complessa la superficie, costellata di vette, valli, crateri e vaste pianure. La notte del 22 settembre la Luna sarà nella fase di primo quarto, visibile nella prima parte della notte e ad una distanza dalla Terra di 370.000 km. Osservandola ad occhio nudo sarà possibile ammirare i grandi mari lunari, estese pianure laviche di colore scuro, che costituiscono la “faccia”per alcuni, “il bacio degli amanti” per altri. Da nord verso sud, riconosceremo il mare del Freddo, della Serenità, della Tranquillità e della Fecondità, più a est il mare delle Crisi. Un piccolo binocolo ci svelerà i crateri maggiori, come Aristotele, Teofilo, Cirillo e Caterina, mentre con un telescopio sarà possibile immaginare di passeggiare sulla superficie lunare come fecero i primi astronauti nel 1969.
Inoltre il 28 settembre alle ore 21.00 presso il Centro Visite della Palude Brabbia di Inarzo si terrà, a cura dell’Osservatorio Astronomico di Campo dei Fiori, la conferenza “La Luna: vediamola da vicino” organizzata dalla Sezione LIPU Palude Brabbia Al termine della conferenza sarà possibile ammirare il nostro satellite attraverso i telescopi messi a disposizione dai volontari dell’Osservatorio. Per la partecipazione alla serata è richiesta la prenotazione al numero telefonico 0332 964028 oppure all’indirizzo e-mail oasi.brabbia@lipu.it.
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