Un agronomo varesino per salvare il campo del San Paolo
Giovanni Castelli da Cuvio si occupa da 20 anni dei manti erbosi degli stadi di serie A e B per conto della Lega Calcio. Nei giorni scorsi si è occupato del campo dei partenopei, al centro delle polemiche per le sue pessime condizioni
Un varesino si sta occupando dei malanni del prato di gioco dello stadio San Paolo di Napoli, dopo il brutto spettacolo di domenica sera nell’esordio in campionato dei partenopei in casa contro la Fiorentina. L’agronomo Giovanni Castelli da Cuvio (a sin. nella foto di Napolimagazine.com), per anni presidente del Parco Campo dei Fiori, da circa 20 anni si occupa della qualità dei 42 campi di calcio della serie A e della B per conto della Lega Calcio: «Praticamente, durante tutto l’anno, cointinuo a girare da uno stadio all’altro per verificare lo stato di salute dell’erba dei campi e nei giorni scorsi, fino a ieri, ero a Napoli per aiutare la società che si occupa della cura del campo a capire come risolvere in breve tempo un problema per il quale ci vorrebbero almeno 40 giorni». Invece tutto dovrà essere a posto entro 10 giorni, per la prossima sfida in casa degli azzurri di Mazzarri.
«Abbiamo pensato che l’unica soluzione possibile era quella di rizollare completamente le due aree di rigore in modo che dalla prossima partita i giocatori possano giocare su un campo decente – spiega – per il resto del campo abbiamo approntato una semina aggiuntiva iniettandoli direttamente sotto la superficie per evitare che il caldo o gli uccelli possano danneggiarli». Occuparsi della cura di un campo di calcio non è semplice e lo conferma quello che è accaduto al San Paolo: «In questo caso non posso biasimare il presidente De Laurentis perchè effettivamente quello che è accaduto qui poteva accadere ovunque – spiega – probabilmente un eccesso di acqua, usata per contrastare il gran caldo che stava seccando il manto quest’estate, ha creato le condizioni ottimali per lo sviluppo del fungo». Castelli è considerato uno dei massimi esperti dopo che, negli anni scorsi, ha risolto con la tecnica del misto erba naturale e sintetica, il problema del campo di San Siro.
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