“Un medico con il cuore in mano”

Il professor Italo Belli ricorda la figura di Nelson Cenci medico, arrivato a Varese negli anni Cinquanta come primario di otorinolaringoiatria'

«Era un ottimo medico e un uomo con il cuore in mano, che sapevo relazionarsi con i malati, forse anche per quel che aveva vissuto da giovane». Così il professor Italo Belli ricorda il suo collega Nelson Cenci, il tenente degli alpini che guidò gli alpini durante la ritirata di Russia, insieme al sergente maggiore Mario Rigoni Stern. Cenci è però anche una figura di spicco di Varese: «Arrivò a Varese negli anni Cinquanta, aveva vinto il concorso come primario di Otorinolaringoiatria» ricorda Belli, che con Cenci ha mantenuto un rapporto stretto.  «Ci vedevamo ogni tanto in Franciacorta, come medici pensionati andavamo da lui ogni anno, nella sua tenuta. Quest’anno siamo andati a maggio e lui stava ancora bene, ha scoperto a giugno di essere malato».

Rimase in parte legato a Varese, dove è tornato in anni recenti: «Una volta avevamo organizzato un evento con "Varese con te", aveva recitato Paolini. Un’altra volta era venuto qui con una compagnia bresciana e aveva rievocato la sua esperienza di guerra». L’esperienza della Russia era rimasta centrale per lui, al punto che aveva guidato anche per altre scelte di vita successive . «Fu ferito durante la battaglia di Nikolajewka e fu caricato su una slitta dai suoi alpini, è "tornato a baita" così. I suoi alpini erano bresciani, della Franciacorta: lui prese lì un vigneto, la figlia ha preso in mano l’azienda agricola che si chiama La Boscaiola. Dopo la pensione anche lui si è trasferito in Franciacorta».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 03 Settembre 2012
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