Venezia capitale della decrescita, con obiettivo il ben vivere

Venezia “capitale” della decrescita. Per tre cinque giorni in Laguna si terrà la Terza Conferenza Internazionale sulla Decrescita per la Sostenibilità Ecologica e l’Equità Sociale, appuntamento che vedrà contributi da tutto il mondo su un tema chiave come quello del ben vivere. Giacomo Petitti, malnatese, 33 anni, responsabile Educazione e Formazione di Mani Tese, farà parte della delegazione della Ong che seguirà la conferenza: racconterà ai lettori di VareseNews contenuti e impressioni da Venezia in una sorta di diario in divenire. Seguitelo con noi!

Sarà Venezia, la città in equilibrio precario per eccellenza, ad ospitare dal 19 al 23 Settembre la Terza Conferenza Internazionale sulla Decrescita per la Sostenibilità Ecologica e l’Equità Sociale. Quasi un effetto scenico involontario, se proprio dalla laguna emergeranno idee e soluzioni innovative per un’economia ormai arrivata alla linea di galleggiamento.
Con un solo postulato: abbandonare l’ossessione della crescita a tutti i costi e provare a guardare oltre il mito dello sviluppo, che ci riempie di cose fino a scoppiare pur di farci dimenticare che la terra è una e le sue risorse sono limitate.
La sfida non semplice sarà far comprendere all’opinione pubblica che la decrescita non è una dieta dimagrante, non è il consumismo epurato dalla crisi, ma un tentativo di misurarsi con un nuovo modello di economia e società che si ponga al di fuori del parallelismo tra benessere e ricchezza.  L’obiettivo è piuttosto il ben vivere, che non  prescinde dalla giustizia tra i popoli, dal rispetto dei diritti della natura e dalla definizione di un patto di solidarietà tra generazioni, ma ne fa al contrario un’architrave portante.
I promotori (moltissimi enti e organizzazioni italiane e internazionali, tra cui l’Associazione per la Decrescita, l’Università degli Studi, la IUAV e la Città di Venezia) sanno che la posta in gioco è alta, e infatti il titolo non lascia dubbi sulle aspettative che circondano la tre giorni di incontri: “The Great Transition. Degrowth as a passage of civilization”.
Le parole d’ordine, come si legge nel programma generale, sono “la riconversione e trasformazione delle basi materiali e culturali delle società cosiddette sviluppate”. Mica roba da poco.
 Tre gli assi tematici attraverso cui saranno declinati gli incontri: beni comuni, lavoro e democrazia. Ad animare il dibattito oltre 60 workshop organizzati da partner provenienti da tutto il mondo e tantissimi eventi paralleli, frutto di un percorso di avvicinamento inclusivo e partecipato.
Per non trascurare nulla, i 600 iscritti alle sessioni di lavoro saranno invitati a portarsi piatti e posate da casa e  a compilare un questionario per calcolare l’impatto ecologico della conferenza.
Più che giustificato dato che, come sostiene il gruppo di ricercatori Global Footprint Network, se tutti vivessero con lo stile di vita dei cittadini europei ci vorrebbero almeno altri tre pianeti solo per contenere l’immondizia che produrremmo. Quanto ci costerebbe allora la tassa sui rifiuti, se dovesse comprendere un viaggio fino a Marte?
Programma, info, materiali e dirette video su www.venezia2012.it