Anpi Varese: “Togliamo la cittadinanza onoraria a Mussolini”

La sezione Anpi prende posizione in merito alla proposta del vice-capogruppo del PD Luca Conte di togliere la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini

La Sezione Anpi di Varese ringrazia Luca Conte, vice-capogruppo del PD in consiglio comunale, per aver portato all’attenzione dell’opinione pubblica la mancata cancellazione della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. Anpi appoggia la mozione presentata dal Consigliere Conte per revocare tale immeritata benemerenza e chiede a tutti i capogruppo e al Consiglio Comunale di Varese di accoglierla, in nome di quella lotta di Resistenza combattuta dalle forze democratiche italiane, unite nel Comitato di Liberazione Nazionale, che ridiede al popolo italiano pace, libertà e democrazia. Valori conquistati con il sacrificio della vita di molti nostri partigiani e molte nostre partigiane e sanciti, nel 1948, nella Costituzione della Repubblica Italiana.
Convinti che la storia non si possa e non si debba né riscrivere, né ripetere, ma che anzi debba ergersi a monito per il presente e per il futuro, come Anpi chiediamo alla città di Varese di prendere le distanze, ora e sempre, da ogni forma di revisionismo storico e da ogni iniziativa che, più o meno celatamente, presti il fianco a ricordare e ad esaltare personaggi e ricorrenze sconfitti dalla Storia. Come Anpi, riconosconoscendoci nei valori della Costituzione ed anche nelle sue norme che vietano la ricostituzione di un partito fascista, invitiamo tutti gli antifascisti e le antifasciste a mantenere alta l’indignazione e la protesta di fronte alle sempre più numerose derive fasciste che inquinano il nostro Paese e la nostra provincia, come la cena di celebrazione della “marcia su Roma”, mantenendo la memoria dei valori della Resistenza e ricordando i disastri del fascismo: guerre, morti, repressioni e deportazioni. In questo senso apprezzeremmo che l’Assessore Clerici si occupasse delle materie a lui assegnate dal Sindaco, invece di attivarsi per dedicare spazi pubblici ad esponenti di primo piano del regime fascista
(come non ricordare i giardinetti del Liceo Classico “Cairoli” intitolati a Gentile) o a ommentare
episodi bellici invertendone il significato storico, come nel caso dei bombardamenti su Aermacchi. (Per la Sezione Anpi di Varese, La presidente Alessandra Pessina)

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Pubblicato il 29 Ottobre 2012
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