L’onda d’urto su Lozza: “Porte e finestre non si aprono più”
L'esplosione che si è verificata nella sera di giovedì 25 ottobre all'interno del cantiere di Pedemontana ha investito in pieno il paese e ha lasciato una scia di spavento e danneggiamenti
Un botto pazzesco e poi tutti in strada con gli occhi puntati sull’area del cantiere «da dove proveniva una colonna di fumo bianca che si alzava verso il cielo».
Lo spostamento d’aria seguito all’esplosione che si è verificata nella sera di giovedì 25 ottobre all’interno del cantiere di Pedemontana ha investito in pieno il paese di Lozza e ha lasciato una scia di spavento e danneggiamenti.
Ad essere colpite sono state soprattutto la via Piave e la via Pravallo, dove questa mattina c’era un via vai di amministratori condominiali e abitanti per le rilevazioni di tutti i danni subiti dalle case.
Il botto ha causato danni soprattutto ad infissi e finestre. In una palazzina di via Pravallo ha spaccato anche la porta di ingresso che attualmente blocca l’accesso all’intera struttura.
«Si è bloccata la porta di accesso e anche una all’interno della casa – spiega la proprietaria di un appartamento di via Pravallo – adesso stiamo facendo una relazione su tutti i danni per presentare poi, attraverso l’amministratore, la richiesta di risarcimento».
Da queste parti gli abitanti si erano quasi abituati a convivere con le esplosioni in cantiere, «la procedura – spiegano – è che prima di ogni deflagrazione suona una sirena per avvertire la popolazione, poi si sente il botto ed infine un’altra sirena per avvisare che l’intervento è finito».
Nella serata di giovedì, però, qualcosa non è andato come dovrebbe, secondo gli abitanti: «abbiamo sentito la sirena, poi un’esplosione come quelle che sentiamo abitualmente e dopo un po’ di tempo una nuova esplosione terribile. Un botto mai sentito con questa intensità».
Quasi tutte le abitazioni contano piccoli e grandi danni: c’è chi si sta occupando solo di ripulire i pezzi di intonaco caduti a terra e chi, invece, deve fare i conti con danni ben più pesanti. In numerose abitazioni si sono frantumante le finestre, una addirittura in piazza Monte Grappa, in centro paese (nella foto a destra).
In alcune palazzine si sono piegati gli infissi dei garage e in alcune case di via Piave, quelle proprio a ridosso del cantiere, ci sono vetrate frantumate e finestre che in seguito al botto si sono spalancate rompendo gli infissi.
Adesso gli abitanti chiedono maggiori garanzie anche a proposito di dubbi che nutrivano anche prima di questo episodio eclatante. «La domanda che ci facciamo è se tutte queste vibrazioni poi porteranno conseguenze strutturali alle nostre case – spiegano in via Pravallo, dove raccontano la quotidianità della vita al fianco del cantiere -: normalmente ci sono fino a 4 esplosioni al giorno, con lavori che proseguono a tutte ore del giorno e della notte. Sappiamo che tutte queste vibrazioni vengono monitorate e vediamo gli operai che fanno le rilevazioni, ma effettivamente tutto questo basta? Le cariche non sono troppo forti? Se dovessimo avere problemi a distanza nel tempo come facciamo a dimostrare che sono a causa del cantiere?». Una situazione con la quale dovranno convivere ancora fino alla prossima primavera, intanto in comune stanno predisponendo una procedura per la segnalazione dei danni.
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