La Lega chiede una commissione antimafia in Regione

Il presidente del consiglio regionale l'ha proposta durante un gazebo della Lega nella città di Marco Tizzone, il politico che disse no ai voti della 'ndrangheta. Solo a Busto la Lega si oppone ad un organismo simile

Ora anche i leghisti vogliono una commissione antimafia. A chiederla per il Consiglio regionale è lo stesso presidente del consiglio Fabrizio Cecchetti, leghista, annunciando pubblicamente che «presenterà una proposta in tal senso alla prossima conferenza dei capigruppo». Cecchetti lo ha annunciato ieri, domenica, a Rho durante la giornata per la raccolta firme a favore di Maroni candidato governatore per le prossime regionali, sull’onda del terremoto giudiziario che ha investito palazzo Lombardia con l’arresto dell’assessore alla Casa Domenico Zambetti per aver ricevuto voti in cambio di soldi da esponenti della ‘ndrangheta. Cecchetti lo ha detto proprio davanti al leader Lumbard, proponendo come presidente di garanzia Marco Tizzone, candidato leghista alle scorse comunali del centro dell’hinterland milanese che disse di "no" agli esponenti della ‘ndrangheta che gli offrivano un pacchetto di voti.

Sempre più isolata, anche all’interno del suo partito, la posizione del presidente della commissione sicurezza del consiglio comunale di Busto Arsizio Adriano Unfer (anche lui leghista, nella foto accanto a Speroni) che, invece, si oppone alla creazione di un organismo di contrasto alle infiltrazioni malavitose nella sua città. Più volte aveva definito la proposta fatta dalle opposizioni «un ostacolo alla lotta alla mafia». Intanto si concluderà venerdì 26 ottobre la serie di audizioni richieste dalla commissione per avere i pareri dei rappresentanti degli organi giudiziari, delle forze dell’ordine e della società civile: l’ultimo a parlare sarà Massimo Brugnone (Ammazzateci Tutti Lombardia) dopo che nei giorni scorsi erano stati ascoltati presidenti di Ascom e Ance (i quali avevano espresso un parere piuttosto negativo).

Nel frattempo il sindaco Gigi Farioli è uscito allo scoperto in apertura dell’ultimo consiglio comunale nel quale aveva palesato l’intenzione di presentare una proposta che facesse uscire dall’impasse la commissione sicurezza parlando di una sorta di organismo consultivo composto da ex-questori ed ex-magistrati finalizzato al contrasto alle infiltrazioni delle organizzazioni criminali all’interno di appalti.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Ottobre 2012
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