Lavoro dopo la laurea? Solo per un giovane su due

A un anno dalla tesi solo il 48 per cento dei giovani trova lavoro e quasi sempre a tempo determinato. Boom del "terziario sociale" che impiega il 44 per cento dei neolaureati

Solo un giovane su due trova lavoro a un anno dalla laurea. E sempre di più si è assunti con contratti a tempo determinato. Sono questi i dati più significativi che emergono dalla ricerca "Specula Lombardia", realizzata dalla Camera di Commercio di Varese (www.osserva-varese.it). Sono 2.542 i giovani residenti in provincia di Varese che si sono laureati nel corso del 2010 e che, avendo terminato il percorso di studi, si sono presentati sul mercato del lavoro. La difficile congiuntura economica pesa però anche per loro e così solo il 48% di questi giovani, escludendo coloro che hanno avviato un lavoro autonomo, dichiara di aver trovato un’occupazione sul territorio lombardo a un anno dalla discussione della tesi. La percentuale relativa al Varesotto corrisponde alla media regionale.

"La crisi – si legge nell’analisi dell’ente camerale –  sta dunque penalizzando in misura forte anche l’inserimento delle nuove leve ad alta qualifica. Tra i comparti del manifatturiero, che complessivamente assorbe il 16,5% dell’offerta di laureati varesini, in provincia l’unico che ha creato buoni sbocchi professionali è stato quello della metalmeccanica/elettronica che, grazie all’export in crescita, è riuscito a potenziare il proprio investimento in risorse qualificate (+22% annuale contro il +4,5% della Lombardia). Il terziario sociale svolge un importante ruolo occupazionale impiegando il 44% dei neolaureati con una dinamica, tuttavia, negativa anche a causa della progressiva restrizione delle opportunità nei settori legati alla pubblica amministrazione, soggetti a una crescente contrazione di spesa. Circa il 15% dei neolaureati avviati nel 2011 hanno trovato impiego nei servizi professionali e di consulenza e altrettanti nel commercio, trasporti e turismo".

È poi confermata dall’indagine, come prevedibile, la crescente flessibilizzazione dei rapporti lavorativi, a Varese come nell’intera Lombardia: nell’ultimo anno, per i neolaureati che hanno trovato un’occupazione, s’è registrato un calo del 28% degli avviamenti con contratto a tempo indeterminato. La modalità d’inserimento è quindi sempre di più quella del rapporto a tempo determinato.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Ottobre 2012
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