Massimo Buscemi indagato per peculato e truffa aggravata

Il consigliere regionale del Pdl (ex assessore) coinvolto nell'inchiesta su viaggi, cene e spese di comunicazione e rappresentanza del gruppo consiliare Pdl-Lega tra il 2008 e il 2012 con Davide Boni e Nicoli Cristiani

Peculato e truffa aggravata. Anche Massimo Buscemi è iscritto nel registro degli indagati: il consigliere regionale del Pdl, ex assessore di varie giunte Formigoni, è coinvolto nelle indagini coordinate dal pm del Tribunale di Milano Alfredo Robledo su viaggi, cene e altre spese ingiustificate come «rappresentanza». Coinvolti anche l’ex presidente del Consiglio regionale lombardo, Davide Boni (Lega) e l’ex vicepresidente Franco Nicoli Cristiani (Pdl). I militari della Guardia di Finanza sono andati nella sede della Regione Lombardia mercoledì mattina (10 ottobre) e hanno sequestrato i rendiconti delle spese dei gruppi di Pdl e Lega in Regione Lombardia dal 2008 al marzo 2012» (la data delle dimissioni di Boni da presidente). Con Buscemi gli indagati che siedono in consiglio regionale a vario titolo salgono a quattordici.

Marito della figlia di Pierangelo Daccò, 52 anni, imprenditore e dirigente d’azienda, Massimo Buscemi è nato a Magenta, ma per anni è stato uno dei leader di Forza Italia prima e del Popolo delle Libertà poi a Gallarate e a livello provinciale nel Varesotto. Laureato in Economia e Commercio alla Bocconi, già manager di Publitalia 80, è stato coordinatore provinciale di Forza Italia e fondatore del centro di studi sociali e politici Le opinioni. Eletto nel collegio di Varese, diventa per la prima volta consigliere regionale nel 1995; rieletto consigliere regionale nel 2000, nel 2003 diventa assessore regionale con deleghe a Sicurezza, Polizia locale, Protezione civile, Sicurezza sul lavoro, Gestione dell’emergenza sanitaria e Coordinamento enti locali. Eletto nuovamente nel 2005 è nominato assessore regionale alla Polizia locale, Prevenzione e Protezione civile e dopo il cambio di deleghe nell’esecutivo avvenuto nel luglio 2006 è diventato assessore alle Reti e Servizi di Pubblica Utilità e Sviluppo sostenibile. Rieletto nel 2010, è stato assessore a  Cultura e Giovani dal 29 aprile 2010 al 11 maggio 2010 e assessore alla Cultura dal 11 maggio 2010 all’8 febbraio 2012.

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Pubblicato il 10 Ottobre 2012
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