Moria di pesci: ancora oscuro il motivo
Il forte vento di lunedì scorso ha smosso il fondale che ha sprigionato sostanze venefiche. L'amministrazione chiede che si faccia luce sulla composizione di quel tratto di sponda
Il lungo lago di Gavirate sta ritornando lentamente alla normalità. Il triste spettacolo della moria di pesci, però, è ancora evidente come ci segnala un lettore: «oggi pomeriggio facendo una passeggiata sul lungo lago di Gavirate mi sono imbattuto in una moria di pesci…a detta di chi stava ripulendo è stata causata dal vento…secondo me è colpa anche dell’alga rossa».
Come si vede dalle immagini che ha scattato, sono ancora molti gli esemplari che giacciono sul fondo e che poi arrivano a galla. L’assessore comunale Sechi ha chiesto l’intervento della Provincia, competente per le acque perchè vengano ripuliti i fondali ma anche perchè si faccia luce sull’accaduto: « È avvenuto anche qualche anno fa – ricorda l’assessore – raffiche di vento un po’ più forti del solito e il fondale si rimescola diventando una trappola mortale. Qualche sostanza presente sul fondo sprigiona i suoi veleni. Ma quale sarà questa sostanza? Tanto tempo fa a Gavirate c’erano delle tessiture che, forse, hanno scaricato acidi che si sono depositati. Non trovo altre spiegazioni: quel tratto di sponda è tutto collettato. Anche l’ultimo scarico abusivo che creava odori maleodoranti è stato scoperto e chiuso. Quando si alza il vento, avviene sempre in quel punto: si deve capire il motivo».
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