“Patto criminale tra istituzioni e ’ndrangheta”
Pesanti le parole del procuratore di Milano Ilda Bocassini. Le reazioni del mondo politico. Pisapia: “Non si può andare avanti così”
Dopo la notizia dell’arresto dell’assessore regionale Domenico Zambetti, che ha rappresentato un terremoto politico giudiziario per l’ennesima inchiesta che riguarda uomini della Regione Lombardia, arrivano in tarda mattinata le parole degli inquirenti in una conferenza stampa.
Parole pesanti come macigni per via dei reati contestati all’assessore del Pirellone alla Casa: articolo 413 ter del codice penale “che punisce chi chiede i voti alle cosche e in cambio paga”, ha detto il procuratore aggiunto di Milano Ilda Bocassini, che ha parlato di fatti che testimoniano un "patto criminale tra un rappresentante delle Istituzioni e un gruppo della criminalità organizzata mafiosa”. (qui il video youtube da "Il Fatto quotidiano" che pubblica una sintesi della conferenza stampa)
"Il politico", ha chiarito il magistrato, è diventato "un patrimonio dell’organizzazione mafiosa che da lui pretendeva favori". Con l’inchiesta è stato dimostrato "per la prima volta" in Lombardia l’esistenza del voto di scambio.
Il secondo fatto grave, emerso dall’inchiesta riguarda il sospetto di inquinamento delle elezioni comunali nel 2011. Nel corso della conferenza stampa in procura, si è difatti parlato di Vincenzo Giudice, il padre di Sara Giudice, l’anti-Minetti, che risulta indagato per aver accettato voti per la figlia, promettendo di favorire esponenti del clan su appalti.
Una situazione gravissima, quella della ‘ndrangheta in Lombardia che ha provocato lo sdegno del sindaco di Milano Giuliano Pisapia e la reazione dello stesso Formigoni, che in mattinata ha fatto sapere di non avere intenzione di dimettersi.
«Dopo quest’ultimo fatto non si può più andare avanti così», ha detto Giuliano Pisapia al Corsera. Immediata la replica di Formigoni: “Il sindaco Pisapia non è consigliere regionale”.
“Al voto subito”, per i consiglieri regionali del Pd. «L’arresto dell’Assessore Zambetti è la conferma, semmai ve ne fosse bisogno, che non si può andare avanti così in Regione Lombardia»: sono le parole dei consiglieri regionali Stefano Tosi e Alessandro Alfieri, che hanno organizzato un presidio e una diretta online.
"Sorpreso e addolorato" il collega di Zambetti alle infrastrutture e trasporti in giunta, l’assessore Raffaele Cattaneo.
"Quello di cui si parla e’ un fatto molto grave, se fosse confermato – spiega Cattaneo – sarebbe un altro esempio del marcio che dobbiamo eliminare dalla politica. Io ho conosciuto un altro assessore Zambetti, quello con cui illustravamo interventi a sostegno di chi non riesce a pagare il mutuo sul territorio. Se le accuse saranno confermate e’ chiaro che la ‘ndrangheta deve stare lontano dalla Lombardia, noi qui non la vogliamo”
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