Raccolta funghi, oltre 7mila tesserini rilasciati dal Parco Pineta

Inizia la stagione di raccolta che vede coinvolti molti fruitori nell’Area Protetta: “Il nostro territorio è fruito da un numero consistente di cittadini consapevoli”

Più di 7500 tesserini rilasciati dal Parco Pineta per la raccolta funghi nell’area protetta. Un dato sufficiente per ribadire come il nostro territorio sia fruito da un numero consistente di cittadini consapevoli e coinvolti nella difesa dell’ambiente» dichiara Mario Clerici, Presidente del Parco Pineta di Appiano Gentile e Tradate.

 

A otto anni dall’adozione del tesserino per la raccolta di funghi epigei all’interno dell’area protetta, il Parco Pineta tira le somme; molti sono infatti i fruitori che ogni anno si riversano nei boschi dei 15 comuni per la loro raccolta. L’ottenimento del tesserino, obbligatorio dal 2004 per i non residenti e dal 2006 per tutti, non è opera complessa, basta partecipare ad uno dei corsi micologici della durata di 3 incontri, finalizzati a far conoscere a tutti norme, modalità ed accorgimenti per raccogliere questi frutti in tutta sicurezza; 46 sono i corsi, con sede in diversi Comuni del Parco, dall’entrata in vigore del tesserino, l’ultimo si è svolto a Limido Comasco nei giorni scorsi.

 

Il regolamento prevede, per raccolta e trasporto giornaliero, una limitazione di 1 Kg a persona, con più 14 anni di età (fatto salvo per l’Armillaria mellea, il più conosciuto chiodino, ove la limitazione sale a 3 Kg a persona), contenimento giustificato ampiamente dall’alto numero di raccoglitori. Per i residenti nel Parco o proprietari di terreni all’interno dell’area protetta il tesserino è gratuito, mentre per tutti gli altri è richiesto un versamento di euro 25 con valenza annuale. La raccolta e il trasporto dei funghi nel Parco possono essere esercitati dalle ore 07.30 alle ore 19.30 di ogni giorno, i quali devono essere riposti e trasportati in contenitori rigidi ed areati; si precisa che le tipiche retine di plastica rosse contenenti arance non sono contenitori idonei.

 

«I miceti (o più comunemente funghi) che sono oggetto della raccolta, rappresentano un elemento vitale per la piramide alimentare che regolamenta l’equilibrio ecologico del bosco, così come i funghi velenosi. La loro asportazione risulta quindi un opera da compiere con selezione e cura, è quindi opportuno evitare di distruggere funghi non commestibili dato che sono un anello fondamentale della catena biologica e fonte di approvvigionamento per la fauna che popola i nostri boschi» dichiara Guido Pinoli Direttore del Parco Pineta.

 

Si ricorda che per tutti coloro che abbiano compiuto 70 anni è possibile ottenere il permesso di raccolta funghi presentandosi di mattina presso la sede del Parco a Castelnuovo Bozzente muniti di documento d’identità e codice fiscale. Infine è importante rammentare che occorre sempre portare con sé, quando si decide di andare a funghi, il permesso di raccolta, un documento d’identità (sono consentite anche fotocopie a colori) e l’eventuale versamento annuale.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 08 Ottobre 2012
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