Tante sufficienze e poche eccellenze tra i promossi di terza media
L'Ufficio scolastico regionale ha analizzato i voti riportati dagli studenti che hanno sostenuto l'esame di terza media. La provincia si attesta tra i 6 e il 7
Sufficienti o poco più. L’analisi dei risultati conseguiti dai ragazzi nell’esame di terza media svolto nel giugno scorso, vede tra il 6 ( 33,7%) e il 7 (28,2%) le percentuali più corpose di voti finali. Solo 62 ragazzi hanno conseguito la lode e 204 il 10 pieno di cui 2 studentesse straniere. Trentotto sono stati i bocciati.
L’indagine, fatta su tutto il territorio regionale, è stata pubblicata provincia per provincia dall’Ufficio scolastico regionale. Una fotografia dettagliata che ha riguardato, in provincia di Varese, 7.850 alunni di 380 classi.
In italiano, i voti sono stati tra il 6 e il 7 nel 60% dei casi: il 27,8% degli studenti ha preso 6 mentre il 32,1% è stato promosso con il 7. Ci sono stati, però, anche 390 dieci ( il 4,9% del totale) e 20 voti inferiori al 5.
Decisamente più articolata è la fotografia della prova di matematica. Il gruppo più consistente ha preso 6 (18,1%) ma ci sono stati anche 7 (17,4%), 8 ( 15,6%), 9 ( 14,9%) e persino 10 ( 11,7). Un andamento abbastanza diversificato perchè persino le insufficienze sono state numerose: ben 1112 ragazzi ( 13,9%) hanno preso 5, mentre 673 ( 8,4%) non è andato oltre al 4.
Predominanza di sei anche nello studio della lingua inglese (26,6% dei casi contro i 24,6% dei 7 e i 18,9% degli 8) e in quello della seconda lingua ( 26,5% contro i 25,3% dei sette).
Leggerissima inversione per quanto attiene agli orali dove i 7 hanno superato, seppur di pochissimo, i 6: 2.048 contro i 2.033. I 10 sono andati a 920 ragazzi mentre in 381 hanno preso 5.
Nelle prove Invalsi il voto più utlizzato è stata la sufficienza (27%) contro il 23,4% dei 7 ma anche il 24,4% dei 5. Solo l’1,7% ha fatto una prova superlativa meritando 10. Probabilmente, a complicare le prestazioni dei ragazzi sono state le prove di matematica, giudicate difficili sia dagli studenti ( 95%) sia dai docenti (92%) mentre quelle di italiane sono sembrate fattibili dal 59% degli alunni e dal 58% dei professori.
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