Villa Cortese rischia grosso a Bologna
Serve il tie break all'Asystel MC-Carnaghi per aver ragione della sorprendente Idea Volley: decidono ancora Caterina Bosetti (19 punti) e i 6 muri di Folie. E Stufi sfiora la vendetta dell'ex
In un esordio pieno di sorprese (Conegliano che batte Urbino, Pesaro corsara a Modena) a Bologna si sfiora la più grossa: l’Asystel MC-Carnaghi rischia il clamoroso capitombolo contro l’Idea Volley, sulla carta la squadra meno attrezzata del campionato, e si salva soltanto al tie break confermando la tradizione che la vuole sempre vincente alla prima giornata. E attenzione a interpretare frettolosamente il risultato: i demeriti di Villa Cortese contano almeno quanto i meriti delle padrone di casa, galvanizzate dai 2500 del PalaDozza e capaci di sfoderare ottime percentuali in ricezione e a muro (bella prova dell’ex Stufi, 12 punti totali con 5 muri). Né si può dire che le biancoblu non abbiano provato a mettere in difficoltà le avversarie forzando la battuta (5 ace totali); alla fine, però, a risultare decisive sono la solita Caterina Bosetti, top scorer con 19 punti, e Raphaela Folie, che ripaga la fiducia di Caprara con 6 pesantissimi muri. Il tecnico bolognese indovina in effetti tutte le mosse, dalla maglia di libero affidata a Parrocchiale all’ingresso di Rondon che frutta il muro decisivo del quinto set; a Villa, che commette molti più errori delle avversarie, mancano però la lucidità e l’attenzione necessarie per chiudere la pratica più agevolmente.
LA PARTITA – Caprara stupisce ancora, proponendo dall’inizio la coppia di schiacciatrici Bosetti-Viganò e Folie al centro al posto di Veljkovic, mentre Sylla è un secondo libero decisamente inedito. Dall’altra parte, Bologna recupera l’alzatrice Petrucci e schiera da subito la nuova arrivata Milos. Il primo set sembra destinato a confermare le attese della vigilia: Villa colpisce forte in attacco con Bosetti (56% nel set) e Barun, passando subito avanti 5-8 e 12-16. A Bologna non basta un’ottima ricezione, Villa allunga 15-21 e chiude il set 17-25. Tutto facile, dunque? Assolutamente no: sul 4-8 del secondo set, costruito sui muri di Folie, l’Idea Volley improvvisamente si sveglia e mette a segno un controbreak di 5-1 con Arimattei e Stufi. Da lì in poi è solo Bologna: 16-12, 21-15 e 25-19, con l’Asystel che in questo set regala troppo in attacco.
Tutto da rifare per Villa, che però non si perde d’animo: il terzo set è equilibrato fino all’11-11, poi due muri vincenti di Mojica e Folie valgono un break importante (11-14) che spiana la strada per il 16-21. Bosetti si procura cinque set point ma Bologna ne annulla ben tre con il muro di Stufi, fino all’attacco vincente di Barun per il 22-25. Ancora troppo presto per esultare: nonostante un avvio di quarto set negativo, la squadra di Simone non molla, conduce 8-6 e allunga sul 16-12 grazie al buon impatto sulla gara di Ginanneschi, entrata al posto di Korukovets. A Villa non basta l’ingresso di Klineman: Bologna conduce 21-16 e chiude 25-21 costringendo le ospiti al tie break.
Caprara allora cambia tutto: dentro dall’inizio Rondon, Klineman e Malagurski (sostituita però da Viganò già sul 4-2). Si continua punto a punto fino al 9-9 quando un ace di Bosetti e gli attacchi della stessa Klineman permettono all’Asystel di passare avanti 9-12; il muro vincente di Rondon sigilla poi il punteggio sull’11-15.
Idea Volley Bologna-Asystel MC-Carnaghi Villa Cortese 2-3 (17-25, 25-19, 22-25, 25-21, 11-15)
Bologna: Stufi 12, Severi (L) ne, Lavorenti, Vece 1, Arimattei 14, Alfonsi ne, Petrucci 5, Milos 9, Korukovets 4, Cvetanovic 17, Ginanneschi 8, Minervini (L), Lapi ne. All. Simone.
Villa C.: Malagurski, Viganò 13, Mojica 5, Nomikou ne, Klineman 7, Folie 14, Veljkovic 2, Garzaro 7, Barun 15, C.Bosetti 19, Parrocchiale (L), Rondon 2, Sylla (L) ne. All. Caprara.
Arbitri: Frapiccini e Gini.
Note: Spettatori 2500. Bologna: battute vincenti 2, battute sbagliate 9, attacco 37%, ricezione 70%-55%, muri 12, errori 21. Villa: battute vincenti 5, battute sbagliate 13, attacco 39%, ricezione 72%-51%, muri 17, errori 30.
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