Anche la Svizzera dà la caccia al tarlo asiatico
Di tutti i container controllati circa l’8 per cento è stato contestato. L'insetto nocivo e infestante è trasportato dall'Asia attraverso il legname
Controlli sempre più intensi sulle merci importate in Svizzera per contrastare la diffusione del tarlo asiatico. Questo insetto nocivo, di origine asiatica, è particolarmente pericoloso per le piante. Può infestare infatti quasi tutti i tipi di latifoglie. Si nutre infatti di legno e dopo essersi insediato in un albero, si riproduce velocemente e ne divora l’interno causandone la morte. Il tarlo asiatico è stato individuato dal 2011 anche in Svizzera. Da allora la presenza di adulti e larve di questa specie di coleottero è stata accertata in sette Cantoni. Nella maggior parte dei casi, il tarlo asiatico è giunto in Svizzera trasportato tramite gli imballaggi di legno impiegati per le forniture di pietre provenienti dall’Asia. Tuttavia, nel mese di luglio di quest’anno a Winterthur è stata registrata anche un’infestazione di notevole entità di alberi vivi. Dal luglio 2012 le misure di controllo per le importazioni di pietre in Svizzera sono diventate più rigide. Di tutti i container controllati circa l’8% è stato contestato (stato: 2 novembre 2012). La Svizzera sta elaborando una strategia nazionale di lotta contro questa specie nociva.
Leggi anche – Girare le città alla caccia del tarlo asiatico
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