Chiude l’alimentari, la cooperativa cerca un nuovo negoziante
Abbassa la serranda il negozio della "Cooperativa tra Operai e Contadini” del circolo. Il presidente: "Cerchiamo qualcuno che voglia aprire un nuovo punto vendita"
Un negozio di alimentari che chiude è un avvenimento che ormai non fa più notizia. Ma se ad abbassare la serranda è l’alimentari della “Cooperativa tra Operai e Contadini” di Capolago qualcosa in più va detta, anche perché c’è chi non ha ancora perso del tutto le speranze.
Il problema, oltreché di un punto commerciale che viene a mancare, è che rischia ora di scomparire quello che è un vero e proprio servizio sociale per la comunità di Capolago, l’ultimo esercizio verso il quale, soprattutto gli anziani della frazione varesina, potevano rivolgersi.
Un punto di riferimento per la comunità ma anche un luogo carico di storia. L’alimentari, infatti, fa parte del complesso del circolo, luogo di incontri e relazioni da ormai un secolo.
Quel punto vendita è sorto più di 100 anni fa, nel 1911, quando nacque la cooperativa di consumo dalla quale sbocciò poi il circolo di Capolago nel 1925, secondo la tradizione dei tanti circoli cooperativi che costellano il territorio lombardo.
Un posto che ha dato vita a due importanti realtà: la banda Giuseppe Verdi di Capolago, ora banda alpina, e il gruppo alpini sorto nel 1959 all’interno del circolo e poi spostatosi nella nuova sede.
E dopo tanti anni la cooperativa, della quale presidente attuale è Enzo Fiore, si trova alle prese con la notizia della chiusura del punto vendita, affittato ad un’attività dallo scorso 2008. Per la comunità e anche per la cooperativa, che dall’affitto del ramo d’azienda (così si dice in gergo) trae quei pochi sostentamenti che le permettono di realizzare i lavori di manutenzione per gli immobili del circolo, è una vera tragedia.
Per questo sperano adesso di poter trovare qualcuno che abbia voglia di mettersi in gioco e portare avanti l’attività.
«Vorremmo provare a sondare il terreno per cercare di salvare un luogo così importante per Capolago – spiega il presidente Fiore -. Certo sappiamo che è difficile mantenere un negozio di alimentari ma crediamo che si possa riuscire a trarne il sostentamento per una persona. É un luogo al centro del paese e siamo aperti a tutte le idee per chiunque si volesse mettere in gioco. La nostra speranza è mantenere un presidio di vendita degli alimentari in continuità con le peculiarità storiche del posto, ma la vera priorità è riuscire a tenere aperto un punto commerciale per la comunità di Capolago».
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