“Diamo voce ai cittadini sul riordino degli enti locali”

Il Psi di Varese e l’associazione Varese-Europa hanno ideato un sondaggio per chiedere ai cittadini di manifestare la propria idea sul riordino degli enti locali promosso dal Governo Monti. A seguire pubblichiamo il testo che accompagna il sondaggio

Proprio mentre in Parlamento si cerca di “limitare” l’efficacia dei provvedimenti  promossi dal Governo Monti finalizzati a introdurre nuovi e più rigorosi controlli sulle spese Regionali, o si cerca di innalzare la soglia  dei  15 mila abitanti dalla quale si vorrebbero far scattare controlli semestrali supplementari sui Comuni, cioè mentre una lobby politica cerca di annacquare i controlli sulle amministrazioni pubbliche malgrado i disastri contabili che continuano ad essere denunciati dalla stampa ed i continui appelli del Presidente della Repubblica,  il PSI del capoluogo varesino  e l’Associazione VARESE-EUROPA lanciano un sondaggio tra i cittadini per conoscere la loro opinione sul riordino delle Provincie e sulla necessità di ridurre i suddetti Enti.
In Italia ci sono più di 8.000 Comuni e più di 5000 aziende a partecipazione pubblica. Esistono poi una serie di ulteriori Enti (Regioni, Provincie, Consorzi ma anche Prefetture, Provveditorati, etc.) con funzioni che a volte si sovrappongo. Tutti questi Enti e società insieme producono una montagna di atti difficilmente controllabili che possono contare peraltro su una sistematica assenza di controlli è su strutture inadeguate a svolgere compiti assegnati di vigilanza contabile. Non a caso proprio in questi giorni la Corte dei Conti denuncia le forti carenze i organico e lancia un avviso al Parlamento perché no svuoti di significato i provvedimenti in discussione.

Basti pensare che in Lombardia, Regione con 10 milioni di abitanti, sono presenti 9 Consiglieri e un Presidente per controllare 1500 Enti. Mentre in Calabria, dove gli Enti vengono sciolti per infiltrazione mafiosa, a controllare la macchina amministrativa sono appena 5 magistrati, Presidente compreso.

Per non parlare delle resistenze che sta incontrando il provvedimento di riordino delle Provincie (che dovrebbero ridursi da 86 a 51, Città Metropolitane comprese), bloccato per diverso tempo da Lega e PDL al Senato, sulla “pregiudiziale di Costituzionalità” e che se tutto va bene dovrebbe approdare alla Camera entro il 10/15 Dicembre. Si tenga conto che i termini di conversione del Dl scadono il 5 gennaio.

Insomma denunciamo il fatto che mentre qualcuno cerca di mettere riordino alla baracca, puntualmente qualcun altro lavora per smontare i provvedimenti presi.

Siamo convinti che i cittadini varesini siano più maturi della politica  e con questa iniziativa, promuovendo un sondaggio sulle pagine di Varesenews, sarà possibile dare voce a quanti ritengono superata una organizzazione ormai “pletorica” dell’amministrazione pubblica che drena denaro senza restituire ai cittadini e alle imprese efficienza e servizi. Ciò è tanto più vero se si pensa alla forte pressione fiscale presente nel Paese che non si traduce in una efficace lotta all’evasione fiscale ma neanche al malaffare, alla corruzione, ai disastri ambientali.  

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Un esempio su tutti la recente consultazione referendaria tenutasi in Sardegna dove a stragrande maggioranza i cittadini si sono espressi a favore dell’abolizione delle Provincie. Oggi i cittadini di  Varese hanno allo stesso modo l’occasione di esprimersi. Il sondaggio però non si limita a chiedere solo un’opinione sui provvedimenti adottati dal Governo ma va oltre e chiede ai cittadini se sono disposti a rinunciare alla propria identità amministrativa territoriale (non quella culturale) pur di conseguire il risultato di efficienza sopra evidenziato. Tanto per rimarcare come per migliorare questo bistrattato Paese ci debba essere l’impegno di tutti e non solo del vicino… ma anche su questo aspetto siamo convinci che i cittadini risponderanno con altrettanta maturità.

MASSIMILIANO DIDO’ Psi Varese – Associazione VARESE-EUROPA.