Dopo lo scoppio, licenziati tre lavoratori

Riunione molto partecipata voluta dal sindaco Fabbian coi vertici delle società che stanno costruendo l'opera. Annunciate alcune mitigazioni al rumore e alle polveri

Il gigantesco botto dello scorso 25 ottobre nel cantiere di Pedemontana a Lozza ha lasciato un segno indelebile. Non solo nelle persone che vivono nelle vicinanze dell’area interessata dai lavori, ancora spaventati dall’esplosione. Ci sono stati provvedimenti pesanti da parte dell’azienda che ha in subappalto i lavori, l’Europa 92: in tre sono stati individuati come responsabili dell’errore umano e sono stati licenziati. Si tratta del fuochino, del capo imbocco e di un altro lavoratore, rimossi dall’incarico dopo la conclusione delle indagini interne. La notizia è stata “ufficializzata” dai vertici dell’azienda e di Pedelombarda, intervenuti alla riunione organizzata dal Comune di Lozza e fortemente voluta dal primo cittadino Adriana Fabbian.

Una riunione molto partecipata
, che ha evidenziato ancora una volta la situazione di disagio della popolazione che vive sulla propria pelle la polvere, i rumori e il generale disturbo che un’opera enorme come Pedemontana inevitabilmente provoca. Qualcosa il sindaco è riuscita a “strapparlo”: per tutto l’inverno non ci saranno esplosioni dalle 22 alle 8 (saranno effettuate entro le 21), saranno messe in atto limitazioni ai sensori dei mezzi e saranno introdotte altre “lavaruote” per limitare il sollevamento della polvere. «Non è molto, ma è senza dubbio qualcosa – spiega il sindaco Fabbian -. L’opera va fatta e questa è una decisione che passa molto al di sopra delle nostre teste. Io ho cercato di stare vicina ai miei concittadini, raccogliendo le istanze di tutti. Una riunione era indispensabile, anche perchè abbiamo ricevuto un esposto di un cittadino e dare risposte era diventato inevitabile. Abbiamo ottenuto alcune misure contenitive, l’opera è nel pieno della sua realizzazione: capisco chi si lamenta, scottato oltretutto dall’esplosione del 25 ottobre scorso. Speriamo che non succeda più nulla di simile e cerchiamo di guardare avanti con spirito di collaborazione».

Le critiche dei cittadini ai vertici di Pedelombarda sono state molte e molto concrete: chi non riesce a tenere la finestra aperta perchè invaso dalle polveri, chi ha le crepe in casa, chi sconta danni pesanti dopo l’esplosione fuori controllo nel cantiere di Lozza. Per quanto riguarda i risarcimenti, occorrerà attendere ancora qualche settimana, forse qualche mese: sono in corso i sopralluoghi dei periti della società, mentre i cittadini si stanno organizzando per presentare il conto complessivo.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Novembre 2012
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