“Giù le mani dalla scuola”: studenti e docenti uniti nella protesta
Dopo il corteo nel centro di Varese, la mobilitazione contro i tagli prosegue con iniziative diverse. Cresce il coordinamento dei professori mentre al Manzoni inizia lo sciopero bianco dei ragazzi
"Giù le mani dalla cultura". Studenti e professori insieme si sono ritrovati in piazza San Vittore per dimostrare contro i tagli alla scuola. Alta l’adesione dell’Isis Stein di Gavirate e del Manzoni di Varese in agitazione da giorni. Il liceo varesino ha espresso, in un comunicato articolato, le ragioni della mobilitazione e il malcontento per vent’anni di "progressivo smantellamento della scuola e di svilimento della figura del docente". Il collegio docenti ha deliberato il blocco delle attività extracurribolari, sul modello di ciò che hanno già fatto i professori del Grassi di Saronno, degli istituti Geymonat, Montale e Don Milani di Tradate, dell’Isis Stein di Gavirate e del Keynes di Gazzada.
In piazza si sono ritrovati anche i ragazzi delle due scuole, oltre a sparute delegazioni di altre scuole come il liceo classico di Varese Cairoli e di quello di Busto Crespi, i ragazzi del Keynes di Gazzada e qualcuno del liceo di Laveno.
Insieme si erano trovati alle 8.30 per partecipare al presidio indetto dalla Cgil in occasione della mobilitazione per la Giornate europea dei sindacati ma in piazza San Vittore, presidio attiguo per distinguere le ragioni di una protesta che, con le rivendicazioni nella giornata europea del lavoro e della dignità professionale, hanno solo in parte da spartire perchè sul tavolo c’è soprattutto il timore dello smantellamento della scuola pubblica con al progressiva delegittimazione della sua attività. La voglia di sfilare per le strade li ha portati ad avviare una trattativa con la polizia e i vigili per poter organizzare un corteo estemporaneo. Quando alle 10 è arrivato il permesso dalle autorità, anche i manifestanti con le bandiere della Cgil hanno imboccato la via della manifestazione. Una decisone che non è stata gradita da parte di alcuni docenti e studenti che, in via Copelli, si è bloccata per far sfilare le diverse sigle della Cgil e riaccodarsi in fondo, senza bandiere ma solo con gli slogan ideati tra i banchi di scuola: « Hanno ucciso lo studente, chi sia stato non si sa, l’hanno ucciso con i tagli fatti con la riforma».
Davanti all’istituto Manzoni in via Morselli, i ragazzi hanno abbandonato il lungo serpentone di persone per un sit in davanti al proprio istituto e definire le attività future: da domani gli studenti saranno in sciopero bianco, entreranno in classe, risponderanno all’appello per poi radunarsi nei corridoi e studiare da soli.
I professori, invece, proseguono nella costituzione di un collettivo provinciale: « Ora che è rientrata la proposta di 24 ore non si può abbassare la guardia – dichiara Stefano Alterini, docente di Gavirate – bisogna proseguire per ridare dignità alla professione del docente e per difendere la nostra scuola. I tagli ci metteranno comunque in ginocchio perchè colpiranno i fondi di istituto, quindi, tutte le attività che mirano a migliorare conoscenza e consapevolezza dei nostri ragazzi».
La protesta, dunque, prosegue
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