Il ciclista è illuminato. E l’automobilista?
Sabato 17 la manifestazione di Fiab-Ciclocittà in piazza Monte Grappa a Varese per la sicurezza e la visibilità del ciclista. L’associazione rivolge alcune richieste all’Amministrazione Comunale
La sicurezza dei ciclisti parte dall’essere visibili. Ecco perché Fiab-Ciclocittà propone "Il ciclista illuminato", tradizionale iniziativa che quest’anno avrà luogo sabato 17 novembre dalle 15.00 alle 19.00 in piazza Monte Grappa a Varese. Scopo della manifestazione è sensibilizzare gli amici delle due ruote silenziose sull’importanza di essere adeguatamente attrezzati, soprattutto nelle buie serate invernali.
Tecnici dell’associazione cicloecologista saranno a disposizione per un check-up gratuito dell’impianto luce e dei dispositivi di sicurezza della bicicletta come freno, sterzo, ruote. Sarà inoltre possibile ricevere informazioni e vedere alcuni prodotti per la visibilità del ciclista che saranno esposti al gazebo.
Il tema della sicurezza è da sempre al centro dell’attenzione della Federazione Italiana Amici della Bicicletta a cui aderisce l’associazione varesina Ciclocittà. A maggior ragione ora, dopo l’ennesima tragedia avvenuta sulle strade, in questo caso nel lodigiano con l’uccisione di una ragazza scout in bici colpita da un SUV. “È lo scontro tra due visioni del mondo – scrivono i rappresentanti nazionali di Fiab -: da un lato un gruppo di scout in bicicletta, portatori di un gioioso rispetto per l’ambiente e il territorio, dall’altro il conducente di un mezzo, incongruentemente sovradimensionato, quasi un blindato, che non rispetta limiti di velocità, padrone della strada e sorpreso per la presenza di “ostacoli umani” che ne intralciano il percorso. Se vogliamo ritornare nel consesso europeo allora dobbiamo dire con forza da che parte stiamo, trovare inaccettabile quanto successo, punire i criminali, far rispettare i limiti di velocità sempre.”
Prendendo spunto da questa triste vicenda e anche dai recenti, meno gravi episodi accaduti a Varese, come l’incidente in via Manin di qualche settimana fa che ha coinvolto due ragazze all’uscita della scuola, Fiab-Ciclocittà approfitta della manifestazione “Il ciclista iIluminato” per porre alcune richieste all’Amministrazione Comunale. “La diffusa pericolosità delle strade urbane di Varese – spiega il vicepresidente Leonardo Savelli – è dovuta all’inadeguatezza delle infrastrutture (strisce pedonali, semafori, marciapiedi, corsie ciclabili), ai comportamenti scorretti degli utenti della strada, tra i quali i più rischiosi sono quelli relativi all’uso dell’automobile, e alla scarsa presenza di controllo preventivo e repressivo”.
Per questo Ciclocittà, convinta che la soluzione a tale problema non può essere demandata ad interventi sporadici, chiede:
1.un piano cittadino organico per la sicurezza della mobilità pedonale e ciclistica;
2.un ufficio dedicato alle segnalazioni dei cittadini su tale questione con obbligo di rendicontazione pubblica;
3.un potenziamento degli uffici tecnici che possano attingere alle migliori esperienze italiane ed europee interna di mobilità sostenibile;
4. la promozione di programmi di educazione stradale nelle scuole e anche rivolti agli adulti;
5. la costituzione del Mobility Manager comunale.
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