Il Ticino brinda al Merlot: “Una delle migliori vendemmie”
Nel 2012 il raccolto è stato superiore alla media decennale con una buona qualità nonostante una situazione climatica non proprio favorevole
Il Canton Ticino brinda alla vendemmia 2012. "Qantitativi leggermente superiori alla media decennale e una qualità media che può attestarsi, per il vitigno Merlot, fra le tre migliori vendemmie del decennio per quanto concerne i tenori zuccherini, inferiore solo all’eccezionale 2003 e al 2007, ponendosi allo stesso livello del 2006" si legge nella sintesi della sezione dell’agricoltura del Dipartimento dell’economia e l’Interprofessione della Vite e del Vino Ticinese (IVVT). Eppure l’annata 2012, come spiegano i tecnici, non è stata tra le più semplici: "i viticoltori hanno dovuto far capo a tutta la loro professionalità per far fronte alle notevoli avversità e ai fenomeni meteorologici, talvolta estremi, che si sono verificati durante il periodo vegetativo".
Siccità ed eventi estremi non hanno condizionato la qualità – "L’annata – si legge nella nota della sezione dell’agricoltura – è iniziata con un periodo particolarmente siccitoso caratterizzato da momenti di freddo molto intenso, con punte di anche -14°c. Queste situazioni, notoriamente a rischio per la sopravvivenza dei ceppi, non hanno fortunatamente causato danni particolari. Dopo un mese di aprile piuttosto piovoso, la pioggia è venuta a mancare, in particolar modo durante l’estate. Nel periodo luglio-settembre le precipitazioni sono infatti state inferiori rispetto alla norma del 12 per cento a Locarno, del 31 per cento a Stabio, del 38 per cento a Lugano. Il soleggiamento, sempre in questi tre mesi, è stato superiore alla media in tutto il Cantone. Queste condizioni, molto favorevoli per la vite, hanno permesso di recuperare i ritardi nello sviluppo vegetativo accumulati durante la primavera, caratterizzata da un clima piuttosto freddo e umido. La fecondazione dei fiori è avvenuta in maniera ottimale nei vigneti precoci, mentre in quelli più tardivi un breve periodo di pioggia e freddo ha causato della colatura con conseguente perdita di una parte del raccolto. Grazie al bel tempo, la maturazione è proseguita velocemente, permettendo anche un veloce accumulo zuccherino: durante il mese di settembre è stata regolare e mediamente con qualche giorno di anticipo rispetto alle ultime annate. Con i temporali verificatosi durante la trentasettesima settimana e il conseguente abbassamento della temperatura notturna, si è potuta completare successivamente la maturazione dei polifenoli delle uve rosse. Alla raccolta lo stato sanitario dell’uva è stato generalmente molto buono. In cantina, oltre alle elevate concentrazioni zuccherine, i mosti di uve rosse risultavano profumati con un’eccellente colorazione".
Quantitativi superiori alla media – A livello di quantitativi di Merlot globali prodotti, il 2012 può essere considerata una buona annata. In effetti, la produzione è aumentata del 5.2 per cento rispetto all’anno precedente e supera la media degli ultimi 10 anni del 6.4 per cento. Se nel 2011 Mendrisiotto, Luganese e Valle di Blenio hanno avuto produzioni leggermente inferiori, nel 2012 questi distretti hanno registrato aumenti di produzione che vanno dal 10 al 24 per cento. Non da meno è stato il distretto della Riviera, mentre la Valle Maggia è tornata nella media decennale. Per contro, il Locarnese, che nel 2011 aveva avuto una produzione migliore rispetto all’anno precedente e agli altri distretti, quest’anno è tornato sui livelli della media decennale. Anche la Leventina, che lo scorso anno aveva fatto una buona vendemmia, è rimasta a buoni livelli, con un +2.7 per cento rispetto al 2011 e un +8.2 per cento rispetto alla media decennale.
Più vigneti: settore vivo e attrattivo – Il leggero aumento anche la superficie coltivata a vite che è passata dai 980 ettari del 2000 agli attuali 1’061 è da considerarsi segno di una certa vitalità e attrattiva settoriale. Il fatto di veder compensate le tangibili perdite di superficie, dovute all’edificazione di molti ronchi vignati, fa ben sperare per la tenuta del comparto per i prossimi anni.
Una vendemmia di qualità – "Anche a livello qualitativo il 2012 è da considerarsi molto buono. La gradazione media di tutte le uve Merlot di prima categoria, che rappresentano oltre l’80% della produzione globale, ha raggiunto i 21.4 Brix (89.2° Oe) superando la media decennale 2002-2011 che si situa a 21.1 Brix. I primi assaggi in cantina permettono di confermare le eccellenti premesse fornite dal tenore zuccherino delle uve: il 2012 si situerà certamente nella scia delle ottime annate di questi ultimi anni".
Prezzi delle uve di qualità in leggero aumento – "All’interno della filiera si è raggiunto quest’anno un accordo biennale volto da un lato a maggiormente premiare le uve di qualità e nel contempo a permettere al mercato di acquisire una certa stabilità, dando la possibilità a coloro che sono attivi commercialmente di poter meglio pianificare le loro attività. L’aumento dei prezzi corrisposti rispetto al 2011 è del 4.7 per cento e del 9.4 per cento rispetto alla media decennale. Il reddito lordo della viticoltura ticinese nel 2012 supererà i 27 milioni di franchi. Il reddito percepito permetterà ai viticoltori di coprire, nella gran parte dei casi, i costi di produzione e di programmare i necessari investimenti. Una corretta redditività dell’attività viticola è un fattore importante per favorire un ricambio generazionale in un settore che denota un preoccupante invecchiamento degli operatori. Il più che soddisfacente numero di apprendisti viticoltori presenti al centro professionale del Verde di Mezzana è pertanto un segno particolarmente incoraggiante".
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