Matteo Bordone, una rassegna stampa da bar
Colloquio con il giornalista, già conduttore radiofonico per Radio 2 e televisivo per La7 nonchè “microblogger” che a Glocal News darà la sveglia a tutti. Dal palace Hotel di Varese
Brioche, cappuccino e giornali: Questa è la regina delle colazioni.
E sarà così anche nei giorni di GLocal News, con qualche "tocco di classe" in più: come ad esempio il fatto che brioche e cappuccino si potranno prendere al palace Hotel di Varese, e i gionali ce li leggerà Matteo Bordone.
Bordone – giornalista, già conduttore radiofonico per Radio 2 e televisivo per La7 nonchè “microblogger”, sarà protagonista di una rassegna tutta speciale, alternativa, per nulla politically correct, che farà da evento collaterale nei giorni di venerdì e sabato, a partire dalle 8. Chiediamo a lui come affronterà la rassegna stampa nei giorni di GLocal.
«Premetto: io non faccio di mestiere le rassegne stampa. Le faccio per ridere, perchè mi piacciono i giornali. Tant’è vero che molti pensano che detesti Repubblica perchè la prendo sempre in giro, e invece adoro leggere sia Repubblica che il Corriere. Rapubblica è un quotidiano più tamarro ma di questi tempi è piacevole, il Corriere sembra che prenda il tè da anni, ma non potrei mai non leggerlo: il risultato è che mi viene una rassegna stampa un po’ ironica ma spero interessante».
Come si svolgerà, nel concreto?
«Innanzitutto, avverto chi mi seguirà: io i giornali li leggo al contrario, dal fondo alla testa. E li leggo cercando quello che mi colpisce. Quando trovo il titolo o la frase che “mi prende” la fotografo e ci metto una didascalia. A volte è solo un commento sarcastico, a volte una critica più profonda: ma è in ogni caso nello spazio di un commento».
Questa rassegna stampa è già nota a chi ti segue sui social Network, in particolare Instagram e Twitter (con l’account @matteobordone, ndr), giusto?
«Mi sono ritrovato quasi casualmente a fare questa “rassegna”, tant’è che non mi sono nemmeno inventato un hashtag. Semplicemente, faccio foto su Instagram e metto un piccolo commento. Con la consapevolezza che fare un quotidiano è complicato, ma anche una eccessiva deferenza nei loro confronti non fa bene. Io da sempre leggo i giornali con gli amici, scuoto la testa, faccio commenti da sempre. Prima che ci fosse Instagram era una attività che non si poteva condividere pubblicamente, ora però si».
Del resto, uno dei principali programmi di commento politico in America è quello di Jon Stewart (“The Daily show” su Comedy Central, ndr ) «Ed è fatto proprio cosi, giustapponendo ad una foto una didascalia: e l’elemento fotografico è importante perchè in un piccolo spazio mostri il titolo e fai il commento. Con Instagram questa operazione è davvero facile. E la Rete poi rende ancora più facili le cose: non c’è bisogno di avere alle spalle un canale televisivo, bastano un migliaio di seguaci sul social network e i giornali del bar sotto casa».
Chi vorrà, potrà seguirlo dal vivo Sulle poltrone del bar all’hotel Palace di Varese: l’appuntamento è nel salone bar dell’Hotel, con cappuccino e brioche: i primi 15 di ogni giorno potranno anche fare la colazione gratis: basta scrivere ad agenda@varesenews.it, specificando il giorno in cui si vuole fare colazione. Per chi invece vorrà godersi la rassegna in pigiama, la potrà seguire su twitter, attraverso il suo account o attraverso l’account @glocalnews, che riporterà tutti i suoi contenuti in arrivo da Varese.
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