Occupazioni, assemblee e cortei. La settimana calda della scuola varesina
Durante il presidio di piazza Carducci sono state annunciate due iniziative: una manifestazione e un'assemblea generale. Da Lunedì occupazione del liceo classico E. Cairoli dove solo 8 insegnanti su 62 sono entrati in classe. Gli studenti del liceo scientifico G. Ferraris aderiscono allo sciopero bianco
Sarà una settimana calda per la scuola e gli studenti della provincia di Varese. Durante il presidio di piazza Carducci, a cui hanno partecipato i rappresentanti del coordinamento provinciale scuole e i rapppresentanti degli studenti di nove istituti scolastici (Montale, Stein, Manzoni, Einaudi, Daverio, Keynes, Morandi, Newton e Ferraris), sono infatti state annunciate due iniziative: una manifestazione che si terrà mercoledì 28 novembre con partenza da piazza del Garibaldino e, nello stesso giorno, un’assemblea generale al liceo Manzoni di Varese. Da lunedì il liceo classico E. Cairoli sarà occupato, mentre gli studenti del liceo scientifico G. Ferraris hanno annunciato l’adesione allo sciopero bianco dalle 10 alle 13. «La nostra linea, perché era l’unica che potevamo tenere oggi – spiega Riccardo Consonni uno dei quattro rappresentanti del Ferraris – era quella di aderire allo sciopero bianco, decisione presa dopo il collegio docenti e l’assemblea docenti, anche se tendenzialmente questa forma di protesta non serve molto agli studenti. Sicuramente aderiremo alle iniziative annunciate dai rappresentanti delle altre scuole non appena avremo dettagli più certi rispetto alla manifestazione. Ritaglieremo uno spazio dedicato a questo argomento nell’assemblea di istituto di sabato prossimo. Ribadiamo che questa è una protesta non contro i prof ma con i prof».
La protesta è contro i tagli previsti dalla Legge di Stabilità che prevede una riduzione del 40% del fondo per la scuola e contro la legge Aprea che prevede la cessazione del Consiglio di istituto per far entrare nelle scuole enti pubblici o privati, fondazioni e organizzazioni non-profit per finanziare l’autonomia. Inoltre la stessa legge prevede la cancellazione della consulta e porta ad un massimo di due membri i rappresentanti degli studenti. La preoccupazione è che questo nuovo assetto possa influenzare sia la programmazione didattica annuale sia le decisioni che spetterebbero unicamente alla scuola come ente educativo.
In piazza Carducci erano presenti molti insegnanti, al liceo classico solo 8 docenti, su un totale di 62 non hanno aderito allo sciopero. «Visto che ora ci sono le primarie dei due principali partiti poltici – ha commentato Stefano Alterini dell’Isis Stein di Gavirate – chiederemo che all’interno dei loro programmi venga inserito un punto dove si dice che si vuole investire sulla scuola come fa ogni paese lungimirante. Avvertiamo però che dopo le elezioni se uno dei due partiti andrà al governo dovranno rendere conto a noi e se non manterranno quanto detto torneremo in agitazione».
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