Permessi di soggiorno falsi, due arresti
La Digos e la Procura hanno messo in luce un sistema che ha coinvolto 30 italiani che fungevano da falsi datori di lavoro e 40 stranieri che ne avrebbero beneficiato pagando 5-7 mila euro. Sono stati tutti denunciati
Un’operazione di polizia giudiziaria ha messo in luce un sistema di favoreggiamento dell’ingresso e
Nelle prime ora della mattinata di oggi (mercoledì) gli uomini della Digos varesina, con la collaborazione dei colleghi di Sondrio, ha dato esecuzione alle due ordinanze e hanno eseguito anche due perquisizioni, una a Varese ed una in provincia di Sondrio presso i domicili degli arrestati, rinvenendo materiale probatorio relativo ai reati ipotizzati. L’indagine ha avuto inizio nel 2009 dall’analisi dei flussi delle istanze di emersione del lavoro nero susseguenti alla legge 102/2009. Gli investigatori hanno notato come, in particolare, un cittadino italiano ed un cittadino egiziano in concorso con fittizi datori di lavoro avevano organizzato una struttura ed un sistema per favorire la permanenza e l’ingresso sul territorio nazionale di stranieri privi dei requisiti, attraverso falsi contratti di lavoro e false certificazioni richieste dalla legge.
I sospetti erano iniziati anche perchè datori di lavori fittizi regolarizzavano come colf e badanti uomini egiziani, provenienti spesso dalla Francia.
L’articolata indagine ha così scoperto circa 30 datori di lavoro compiacenti e oltre 40 stranieri che hanno beneficiato dei falsi contratti, alcuni di questi giunti appositamente da altri stati europei, in particolare dalla Francia. Le false istanze di regolarizzazione, presentate in tutto il nord Italia, sono state bloccate dalla Digos ed altre sono al vaglio degli investigatori. L’illecita procedura di regolarizzazione fruttava ai due arrestati tra i 5 e i 7 mila euro a straniero irregolare. Sono tuttora in corso gli accertamenti patrimoniali sui soggetti arrestati che sono risultati proprietari di alcuni immobili ed attività avviate successivamente alla commissione dei reati. Nel corso dell’indagine sono state anche sequestrate, con l’ausilio di personale della Polfer di Varese, alcune migliaia di euro in contanti che lo straniero irregolare pagava per ottenere l’illecita emersione, nonché numerosa documentazione falsa. In particolare, l’egiziano era stato seguito durante un incontro alla stazione nord di Varese: in quell’occasione era scoppiata una rissa perchè alcuni stranieri si erano sentiti truffati.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
lenny54 su La guerra in Ucraina e la sfida dell'occidente: servono disciplina, determinazione e pragmatismo
BarbaraFede su Gli studenti dell'istituto Ponti di Gallarate determinati a incontrare Max Felicitas anche fuori dalla scuola
lenny54 su Anziano picchiato a Varese al trenino dei Giardini, “questa vicenda dice più di tutti noi che degli aggressori"
MIMMO su Anziano picchiato a Varese al trenino dei Giardini, “questa vicenda dice più di tutti noi che degli aggressori"
Felice su La Lombardia non ha più la miglior sanità in Italia. "Giudizi inaccettabili" commenta il presidente Fontana
Baffetta su Anziano picchiato a Varese al trenino dei Giardini, “questa vicenda dice più di tutti noi che degli aggressori"
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.