Presidio a Blue Panorama: “Chiarezza sul futuro”
Gli assistenti di volo della compagnia sono in agitazione ormai da un mese e più e sono preoccupati dal futuro dell'azienda. Da sabato 17 novembre presidiano la sede di via Carlo Noè
Nuovo presidio davanti alla sede Blue Panorama di via Carlo Noè a Gallarate, nei dintorni di Malpensa: gli assistenti di volo sono tornati a far sentire la loro voce per chiedere il pagamento degli stipendi arretrati ma anche per chiedere chiarezza sul futuro della compagnia aerea, che ha mantenuto una clientela ampia e continua a volare, nonostante la richiesta di concordato preventivo. "Low cost sì, ma non gratis" lo slogan che campeggiava su uno striscione, ben visibile anche a chi percorreva la circonvallazione della città di Gallarate: «Dopo gli annunci ad effetto (speriamo, sinceramente, che generino effetto) e la quasi contestuale apertura dello stato di crisi (richiesta di concordato preventivo), il silenzio» denuncia l’Anpav, la sigla sindacale autonoma degli assistenti di volo. «Un silenzio preoccupante interrotto, solo per poche ore, da una sessione di incontri che la Direzione Operazioni Volo ha tenuto sulle due basi della Compagnia dove, invece di rispondere alle sacrosante domante dei dipendenti, si è limitata a rinnovare l’invito a continuare con “il sorriso sulle labbra”».
Tra i punti su cui i lavoratori e le lavoratrici vorrebbero rassicurazioni e fatti concreti c’è appunto il pagamento dello stipendio, il pagamento di "pendenze non regolarizzate" (compreso il TFR), ma anche la possibilità di conoscere meglio il percorso ormai tracciato del concordato preventivo. Ma c’è anche la volontà di vedere finalmente riconosciuta la rappresentanza sindacale: l’Anpav ribadisce «che non sarà tollerata una nuova azione discriminatoria alla stregua di quella messa in atto lo scorso mese»: secondo il sindacato infatti, dopo la prima mobilitazione dei lavoratori con la forma dello "sciopero virtuale", «a parte dei dipendenti sono stati pagati gli stipendi con circa 20 giorni di ritardo» e «la motivazione fornita a valle (crisi di liquidità, ndr) è da considerarsi tanto infondata quanto offensiva». Il presidio continuerò comunque anche nei prossimi giorni, a oltranza.
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