Regione, ecco il “piano aria”: incentivi per auto e stretta sui camini
La giunta regionale ha varato oggi 91 provvedimenti per abbattere gli inquinanti. Misure su i mezzi di trasporto, riscaldamento e la produzione di energia, attività agricole
Auto diesel euro 3 ferme entro il 2016 in 200 comuni. Sostituzioni di veicoli inquinanti con motori di nuova generazione attraverso “incentivi o premialità”. Censimento di caldaie e caminetti a legna, responsabili del 63% della produzione totale di Pm10 e loro sostituzione se funzionano male.
Sono in tutto 91 le misure che la Regione ha licenziato oggi nel corso della giunta “Formigoni2” per combattere l’inquinamento atmosferico, piaga per i lombardi che si affaccia ogni anno con l’arrivo dell’inverno.
Stufe, riscaldamenti privati e auto, sommate alle scarse precipitazioni producono un mix mortale che fa correre ai ripari ogni anno le amministrazioni regionali e non solo.
IL PIANO – Le misure strutturali agiscono su tutte le numerose fonti emissive nei tre grandi
settori della produzione di polveri sottili: i mezzi di trasporto (27%), il riscaldamento e la produzione di energia (63%), le attività agricole (10%).
Fra i provvedimenti previsti entro il primo triennio di applicazione del Pria spiccano il fermo delle auto diesel euro 3 per 6 mesi all’anno nell’area critica e il divieto di combustione della legna, in tutta la Regione, in stufe e caminetti a bassa efficienza.
TRASPORTI E MOBILITÀ – Questo settore incide per il 27% sulla produzione totale di Pm10 primario e per oltre il 50% per quanto riguarda gli Nox che sono tra i principali precursori del particolato.
Fra le 40 misure messe in campo sono previste sostituzioni progressive dei veicoli euro 0,1,2, e 3 sia pubblici che privati con gli euro 5 e 6, attraverso incentivi o premialità. Sarà ulteriormente supportata la diffusione del metano e del Gpl, della mobilità elettrica e la realizzazione di progetti sperimentali con il biometano.
Allo studio anche nuovi strumenti informatici per le flotte dei veicoli pubblici e il rafforzamento del ruolo dei Mobility manager.
Importanti saranno anche i benefici che si avranno con l’incremento delle tratte delle metropolitane milanesi (68,7 nuovi km) e delle ferrovie (151 km).
Si stima che tali misure potranno garantire entro il 2016, ovviamente nel macro settore, una riduzione del 37% del Pm10 (600 tonnellate in meno), del 38% degli NOx e del 45% dei Cov
rispetto all’anno 2008. Nel lungo periodo, invece, le percentuali diventano del 50% per il Pm10, del 71% per gli NOx e del 74% per i Cov.
DIESEL EURO 3 – Tra le misure più incisive e attese presenti nel piano c’è l‘estensione, entro la primavera del 2016, del divieto di circolazione ai veicoli diesel euro 3 nell’area critica che coinvolge oltre 200 comuni negli agglomerati delle principali province (Milano, Bergamo, Brescia, Pavia, Como, Lecco, Cremona, Lodi, Mantova, Monza Brianza, Varese).
Una stretta è prevista anche per i motocicli a 2 tempi euro 1.
ECO-DRIVE – Saranno anche promossi stili di guida intelligenti, cosiddetti ‘eco-drive’ grazie alla collaborazione delle scuole guida e dello Stato.
Si pensa di introdurre una sorta preparazione teorica specifica obbligatoria per il conseguimento della patente per tutte le tipologie di veicoli o all’introduzione di nozioni
teorico-pratiche di eco-guida obbligatorie per gli autisti professionali.
ENERGIA E RISCALDAMENTO – Questo settore è responsabile del 63% della produzione totale di Pm10. In particolare, i riscaldamenti domestici incidono, sempre sul totale, per il 50%, inclusa la legna.
Le 37 misure contenute nel piano consentiranno, entro il 2016, una riduzione del 23% di Pm10, del 9% degli Nox e del 12% dei Cov. percentuali che diventano, entro il 2020, del 42, del 17 e del 17 per cento.
Fra le misure si segnalano il censimento degli impianti domestici a biomassa legnosa, il divieto di utilizzo di quelli a bassa efficienza e l’obbligo della contabilizzazione del calore
per gli impianti tradizionali, a partire dal 2014. Anche tramite misure di incentivazione sarà favorita la diffusione di caldaie con minori emissioni, di pompe di calore e del fotovoltaico.
USO DELLA LEGNA – Una parte notevolissima dell’inquinamento atmosferico deriva dalla legna bruciata in apparecchi domestici (stufe e camini) poco efficienti. Entro il 2016, su tutto il territorio, sarà proibita la combustione della legna negli impianti con rendimento inferiore al 63%.
Questa misura, da sola, permetterà di eliminare dall’aria 2600 tonnellate di Pm10 all’anno.
Anche in questo caso sarà richiesto il contributo dello Stato per quanto di competenza
ATTIVITÀ AGRICOLE E FORESTALI – Questo settore contribuisce al 10% del totale di Pm10 prodotto. Le misure si concentrano fondamentalmente sul contenimento delle emissioni di ammoniaca attraverso processi gestionali e tecnologici; la produzione di energia da fonte rinnovabili; la realizzazione di pratiche agricole a basso impatto ambientale e di nuova forestazione e arboricoltura e il sostegno della Rete Ecologica regionale e della filiera bosco-legno-energia.
Il Pria introduce politiche di sostegno alle aziende agricole per la realizzazione di impianti di produzione di energia rinnovabile e per l’implementazione di sistemi di riciclo dei reflui zootecnici. Si tratta di provvedimenti che mirano a ridurre in particolare l’emissione di ammoniaca.
TEMPISTICHE E VERIFICA DEI RISULTATI – Le misure previste sono 40 per i trasporti, 37 per l’energia e il riscaldamento, 14 per le attività agricole. Ciascuna è corredata da indicatori e analizzata sotto il profilo dei risultati attesi in termini di miglioramento della qualità dell’aria e di riduzione delle emissioni, e sotto il profilo dei costi associati, dell’impatto
sociale, dei tempi di attuazione e della fattibilità tecnico-economica.
Vengono proposte tempistiche di breve periodo (3 anni), di medio periodo (5 anni) e di lungo periodo (entro il 2020).
L’ITER – In base alla normativa nazionale sono previsti ora 60 giorni per le "osservazioni" e 90 giorni per i "pareri motivati", dopo di che Pria potrà essere definitivamente approvato.
LINK – Il testo integrale del Pria sarà consultabile da domani sul sito www.reti.regione.lombardia.it e sul sito www.cartografia.regione.lombardia.it/sivas sul quale vengono pubblicati tutte le procedure VAS in corso.
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