Tensione all’Isis Facchinetti
I ragazzi dell’Itis e dell’Ipsia si sono ritrovati all’esterno dei cancelli questa mattina, martedì 20 novembre, per manifestare la propria contrarietà ai tagli alla scuola e al disegno di legge Aprea
Protesta all’Isis Facchinetti di Castellanza. I ragazzi dell’Itis e dell’Ipsia si sono ritrovati all’esterno dei cancelli questa mattina, martedì 20 novembre, per manifestare la propria contrarietà ai tagli alla scuola e a decreto legge Aprea.
Il sit in era stato organizzato per poter informare tutti i ragazzi delle ragioni della manifestazione in programma domani per le vie di Busto: « Il preside ci ha negato la possibilità di fare un’assemblea straordinaria – spiega Paolo – quindi abbiamo deciso di ritrovarci fuori dai cancelli».-
|Così, puntuale alle 8, questa mattina è suonata la campanella nei due istituti Isis Facchinetti e Ipc Verri. Mentre i ragazzi del professionale sono entrati e hanno dato vita a uno sciopero bianco rimanendo nei corridoi, buona parte degli studenti del Facchinetti è rimasto nel piazzale antistante l’entrata. La situazione, tranquilla, è degenerata poco prima delle 9 quandi i ragazzi hanno tentato di raggiungere i compagni del Verri. Davanti alla risposta negativa, hanno sfilato per i corridoi del proprio edificio scandendo slogan di protesta. Un corteo veloce e rumoroso che è poi tornato in strada. Un paio di fumogeni e un paio di petardi, qualche spintone ai cassonetti della carta e ai cartelli stradali hanno fatto temere il peggio, poi la situazione è rientrata grazie all’intervento degli organizzatori del sit in che hanno costretto a rimettere a posto tutto.
« Noi non protestiamo contro questa scuola – racconta Paolo – ma contro i tagli alla cultura e la proposta Aprea. Saremo domani in manifestazione per ribadire il nostro diritto all’istruzione».
La calma è quindi tornata in via in via Azimonti anche se rimane il dispiacere da parte di alcuni professori: « Tutto procedeva al meglio – spiega il responsabile dell’ufficio tecnico del Facchinetti prof. Santoro – Io mi trovavo in portineria ad aspettare una persona e li ho visti pacifici . Poi me ne sono ritornato in labroatorio e sono stato colto di sopresa dal vociare nei corridoi. Gridavano frasi sconnesse, non ho nemmeno capito cosa. I ragazzi avevano chiesto di potersi riunire e il preside aveva accordato una riunione dei rappresentanti degli studenti per giovedì mattina, quindi non capisco perchè questa presa di posizione».
Il mistero dell’assemblea viene poi chiarito dalla vicepreside, professoressa Bressan: « I ragazzi volevano riunirsi ma noi non abbiamo uno spazio adeguato a contenerli tutti. Avevamo bocciato anche la proposta dello sciopero bianco perchè non non si può rimanere nei corridoi senza sorveglianza. Il preside aveva allora offerto loro di indire per questa mattina una riunione dei rappresentanti di classe che poi avrebbero relazionato tra i propri compagni seguiti dai docenti disponibili. I tre rappresentanti di istituto sono venuti, però, ieri a comunicarci che organizzavano per questa mattina una riunione fuori dai cancelli per spiegare a tutti la situazione senza coinvolgere la scuola. E così è stato: erano tutti pacifici poi sono scattati cinque momenti di tensione».
Qualche foglio di carta ancora a terra e pochi studenti seduti sul marciapiedi sono ciò che rimane dell’ora di manifestazione all’itis Facchinetti. Domani c’è il corteo di tutte le scuole.
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