Trust, questo sconosciuto
Tutte le opportunità di uno strumento poco usato in Italia in un convegno alla Bcc. Venerdì 30 novembre, nell'auditorium don Besana incontro organizzato dall'associazione avvocati legnanesi, Consiglio notarile e Ordine dei dottori commercialisti di Milano in collaborazione con Confindustria Alto Milanese
Incontro di formazione quello in programma venerdì 30 novembre dalle 14.30 nell’auditorium don Besana della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate (via Manzoni, 50 Busto Garolfo): "Il Trust e la sua operatività nell’ordinamento giuridico italiano" vuole spiegare ad avvocati, notai commercialisti e imprese le possibilità del trust, strumento introdotto da vent’anni in Italia che permette di strutturare posizioni giuridiche basate su legami fiduciari. «È la prima volta che tre categorie di operatori su questo territorio organizzano insieme un incontro per la nostra formazione professionale -spiega Bruno dell’Acqua, presidente di Alia, Avvocati legnanesi in associazione-; abbiamo sentito la necessità di conoscere meglio uno strumento giuridico ancora poco utilizzato in Italia quale è il trust e lo faremo affrontando sotto varie angolature l’argomento».
A introdurre storicamente il trust e a definirne i principi generali sarà Giovanni Fanticini, giudice presso il Tribunale di Reggio Emilia; sempre Fanticini affronterà il tema dei trust liquidatori; il trust di famiglia sarà oggetto della relazione di Giuseppe Gallizia, notaio in Sant’Angelo Lodigiano; da ultimo i casi pratici e la fiscalità diretta e indiretta dei trust saranno trattati da Carmine Carlo, componente Commissione Normative a Tutela dei Patrimoni dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili.
«Nella veste di banca locale – dice Roberto Scazzosi ipresidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate – in un momento di crisi dai tratti straordinari, abbiamo ritenuto di dare impulso a questo pomeriggio di studio convinti che la nostra mission non sia soltanto quella di erogare risorse al territorio; questo convegno vuole contribuire a fornire ai professionisti strumenti necessari per aiutare le nostre imprese a reagire e ripartire. Mi auguro che queste sia la prima di una lunga serie di iniziative che ci vedrà nel ruolo di partner».
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