Varese “fusion” nel nuovo covo di tifosi

Il lontano oriente patria dei tifosi del Varese? Proprio così, visto che ieri sera – martedì 27 novembre – una folta rappresentanza biancorossa (capitanata da Castori, Milanese e Papini) ha presenziato all’inaugurazione di un nuovo club di supporters di origine cinese. È successo al Plus Lounge, bar del centro cittadino gestito da Jiang Pei Rui e Chen Helei, marito e moglie che hanno ispirato la creazione del covo di tifosi. Club che è anche il settimo in ordine di tempo tra quelli affiliati in via ufficiale alla società del presidente Rosati che, complice la Serie B, dallo scorso anno ha promosso e riconosciuto questo tipo di associazioni.
Ora il Plus Lounge Club è atteso all’esordio ufficale di Masnago dove è stato promesso anche uno striscione con la scritta in mandarino; intanto il gruppo conta già una cinquantina di soci tra cinesi, italiani e fans biancorossi di altre provenienze visto che il calcio richiama ogni settimana decine di "nuovi varesini" allo stadio.

Se oggi il Varese "va in Cina" però, non possiamo che ricordare un episodio accaduto alcuni anni fa quando fu il Giappone protagonista di una simpatica e curiosa storia di tifo biancorosso. I fasti della categoria cadetta erano ancora lontani, la società era stata rifondata da poco grazie all’impegno di Ricky Sogliano e di un gruppetto di fedelissimi, in panchina si era seduto Devis Mangia, allora matricola di belle speranze, oggi guida della nazionale Under 21.
In quel clima "artigianale" a Masnago si presentarono due giapponesi, padre e figlio, intenzionati a fare incetta di oggetti di merchandising griffati "1910". Tornati in patria i simpaci supporters del Sol Levante inviarono ringraziamenti e la foto che pubblichiamo qui accanto.