“Figli” di seconda generazione, un appello rap per Napolitano
Amir, un rapper che più volte ha dato voce agli stranieri nati in Italia, chiede al presidente della Repubblica di citare la questione dello ius solis durante il consueto discorso di fine anno come impegno
«Il futuro è adesso». Amir, un rapper che più volte ha dato voce ai figli di seconda generazione, chiede al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano di citare la questione dello ius solis durante il consueto discorso di fine anno come impegno su cui la classe politica non ha ancora dato una risposta. Amir rivolge quest’appello attraverso il nuovo brano rap "Caro Presidente" e una petizione lanciata su Change.org. «L’Italia è più bella insieme a tutti i miei amici – canta Amir -: africani, orientali, cinesi e filippini.Il futuro è adesso». (Nella foto un fotogramma del video).
Sono mezzo milione in Italia, secondo dati Istat, le persone per le quali l’identità personale non può corrispondere con quella giuridica: secondo lo ius sanguinis vigente in Italia non sono cittadini italiani i nati e cresciuti in Italia da genitori di origine straniera. Anche se per lingua, cultura, abitudini, sono italiani, possono diventarlo a tutti gli effetti solamente raggiunta la maggiore età, e fino a quel giorno devono vivere in Italia con il permesso di soggiorno, diversamente da quanto accade in altri paesi dove viene applicato lo ius solis, tra cui gli USA, la Francia e il Canada.
Nonostante Amir sia cittadino italiano perchè figlio di madre italiana, ha deciso di farsi portavoce di questo appello rap rivolto a Napolitano. «Dovrebbe cambiare la percezione di come è fatto un Italiano nel 2012: un’intera generazione cresce e rischia di restare straniera nel paese che sente proprio, in cui è nata, si è formata, e nel quale intende restare per sempre – dichiara Amir – Un italiano non è necessariamente "bianco" ma può essere di carnagione scura, avere occhi a mandorla, avere capelli afro».
Attraverso il brano "Caro Presidente" e la campagna lanciata sulla piattaforma Change.org, Amir vuole riportare all’attenzione dell’opinione pubblica e della classe politica la questione dello ius soli e del diritto di cittadinanza per i figli nati in italia da genitori stranieri. «Il nostro Presidente della Repubblica si è sempre dimostrato sensibile al tema della cittadinanza per le seconde generazioni. Chiedo a tutti di sottoscrivere il mio appello affinchè possa arrivare con forza alla attenzione del Capo dello Stato e, attraverso le sue parole durante il discorso di fine anno, a quella di milioni di italiani», conclude Amir.
Chi è Amir? Figlio di un immigrato egiziano, rapper tra i più conosciuti a livello nazionale, direttore artistico della label indipendente “Red Carpet Music” e autore delle musiche del film “Scialla!”, nato e cresciuto a Roma, trova attraverso il rap un mezzo per raccontare al mondo le sue difficili esperienze. Dopo diverse autoproduzioni nella scena underground e varie collaborazioni con i nomi più noti del panorama hip hop italiano, nel 2005 inizia a lavorare al suo primo album da solista “Uomo di Prestigio” che viene pubblicato dalla Emi/Virgin nel Luglio del 2006. Innumerevoli sono le partecipazioni televisive e le riviste di settore e non, che gli hanno dedicato spazio.
Che cos’è Change.org? Change.org è una piattaforma aperta che permette a chiunque di lanciare, promuovere e vincere una campagna per realizzare il cambiamento che vuole vedere. Con oltre 25 milioni di membri in tutto il mondo, di cui circa 300.000 nel nostro paese, Change.org è la piattaforma online per l’attivismo che cresce più velocemente al mondo. Dallo scorso luglio Change.org è anche in Italia con un sito tutto in italiano e un team di esperti in attivismo online.
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