Governo in forse, Monti: “Attendo Napolitano”
Berlusconi annuncia la sua discesa in campo e salgono a mille le tensioni sulla continuazione dell’esecutivo dei professori
Berlusconi dice di voler scendere in campo e parte l’effervescenza dei deputati del Pdl che non votano le misure in discussione, ma assicurano il mantenimento del numero legale mettendo in mostra i muscoli dei numeri della politica.
Il gruppo parlamentare del Pdl non ha partecipato al voto di fiducia sul decreto Sviluppo in Senato, e ha annunciato l’astensione alla Camera sulla fiducia al decreto sui costi della politica. Il dl Sviluppo passa ugualmente ma sull’esecutivo soffiano venti di crisi. "Domani (venerdì) alle 10.30 mi recherò dal presidente della Repubblica a riferire della situazione", dice il segretario del Pdl Angelino Alfano che si recherà al Colle insieme con i capigruppo di Camera e Senato. Intanto, Berlusconi torna a riunire i vertici del Pdl a Palazzo Grazioli, la sua residenza romana, sotto la quale un gruppo di sostenitori tra cui Giancarlo Lehner con bandiere ed uno striscione con su scritto ‘Silvio, l’Italia crede in te’.
"Sono stato e sono in contatto con il presidente della Repubblica e attendo di conoscere le sue valutazioni sulla base in particolare del preannunciato passo del segretario del Pdl". Così il premier Mario Monti in conferenza stampa a palazzo Chigi. "Sono in contatto col presidente Napolitano ed attendo di conoscere le sue valutazioni dopo l’annunciata visita del segretario del Pdl Alfano al Quirinale", ribadisce poi il premier. E a chi gli chiede se se compirà un passo recandosi al Quirinale nelle prossime ore, replica: "Non ho in programma nessun passo".
"Non bisogna arrivare ad una fine convulsa della legislatura lasciando andare a picco quello che non deve andare a picco". Così il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, parlando al direttivo dell’Anci. "Sappiamo che l’imminente conclusione della legislatura e quindi l’avvicinarsi delle elezioni per il Parlamento stanno suscitando crescenti tensioni tra le forze politiche, da oltre un anno impegnate nel sostenere un governo cui non partecipassero esponenti dei partiti", aggiunge. "Ci sono tensioni politiche pre-elettorali – sottolinea – che anche fuori d’Italia possono essere comprese senza suscitare allarmi sulla tenuta istituzionale del nostro Paese". "Questa tenuta è fuori questione. Ho il dovere di riaffermarlo pubblicamente e mi sento in grado di farlo".
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