La Polizia identifica i writers bustocchi
Uno diloro è l'autore dell'enorme firma sul palazzo incompiuto dei Cinque Ponti. Gli agenti del commissariato sono risaliti alle identità di Faes, Fuxia e B & H. Per loro è scattata la denuncia per imbrattamento e il sequestro di decine di bombolette spray
Gli agenti del Commissariato di Busto Arsizio hanno attribuito un’identità a due writers autori di numerosi graffiti con i quali hanno ricoperto muri di edifici e vagoni ferroviari in città firmandosi “FAES”, “FUXIA” e “B & H” (per esteso “Briks and Hammer”). Secondo il codice penale la definizione del reato è imbrattamento aggravato che, se interessa immobili e mezzi di trasporto, può costare fino a 6 mesi di reclusione. Uno di loro è noto per l’enorme "tag", come si definisce in gergo la firma di un writer, vergata sul palazzo dei Cinque Ponti (foto in alto).
Lo spunto decisivo è scaturito da un’iniziativa della Volante del Commissariato che, poco dopo le4 di notte dello scorso 19 novembre, in piazza Trento e Trieste ha visto passare un suv con due giovani a bordo, uno dei quali riconosciuto per analoghi precedenti. La pattuglia decideva di seguire la macchina e di controllarne i due occupanti tanto più che, giunta in via Mazzini, si accorgeva che la vettura si era fermata e che il passeggero era sceso in tutta fretta con l’intenzione di allontanarsi ed evitare l’identificazione. A quel punto i poliziotti hanno bloccato i due sospetti, bustocchi di 24 e 27 anni, e, notando che indossavano giubbotti con macchie di vernice fresca, li hanno perquisiti. Sulla macchina gli agenti hanno trovato numerose bombolette di vernice spray, anch’esse usate di recente, e fogli di carta con bozzetti di disegni e scritte tra le quali, appunto, “FAES”, “FUXIA” e “B & H”. A quel punto i poliziotti, dopo aver rilasciato i due, consci del fatto che tra gli obiettivi privilegiati dei “graffitari” vi sono i vagoni dei treni, hanno perlustrato i convogli in sosta alla stazione delle Ferrovie dello Stato scoprendo che su una carrozza erano state recentemente tracciate, con vernice ancora fresca, le stesse scritte e i medesimi disegni riprodotti sui fogli in possesso dei due giovani.
La Procura della Repubblica di Busto Arsizio, informata dal Commissariato, ha poi emesso Decreti di perquisizione che questa mattina hanno consentito agli uomini della Polizia di Stato di sequestrare, nelle abitazioni dei due indagati, tutto l’armamentario normalmente utilizzato dai graffitari. I due ragazzi sono stati denunciati per imbrattamento aggravato.
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