Pronto il Pgt: “Aree dismesse occasione per rilanciare la città”
Giovedì sera sarà adottato il nuovo Piano di governo del territorio. Sul tavolo il futuro dei 500mila metri quadri di aree abbandonate. Il sindaco: “Abbiamo detto no a un grande centro commerciale”
Sarà adottato giovedì sera il nuovo Piano di governo del territorio si Saronno. È tutto pronto per l’evoluzione del piano regolatore generale, la cui presentazione avverrà durante il consiglio comunale, una seduta che si appresta a essere molto “calda”, anche a causa di una mobilitazione dei simpatizzanti del centro sociale Telos che hanno avviato un passaparola per partecipare alla presentazione.
Intnato, il sindaco Luciano Porro non si vuole sbilanciare troppo sui contenuti del Pgt, ma sul tavolo c’è soprattutto il futuro delle aree dismesse della città, 500mila metri quadri di terreno abbandonati che devono essere recuperati da parte dei privati con linee precise dettate dall’amministrazione comunale proprio attraverso il Pgt.
Nei mesi scorsi sono stati diversi i contati con questi privati: «Non credo proprio che questo documento rappresenti una nuova colata di cemento sulla città, come qualcuno vuol far credere – spiega il primo cittadino -. Anzi, abbiamo rifiutato molte richieste che sono giunte dai privati, come la realizzazione di un centro commerciale di grandi dimensioni. Non è questa la vocazione della città e Saronno non ne ha bisogno. Se avessimo voluto rincorrere soldi con facili oneri di urbanizzazione saremmo andati in questa direzione, ma non è stato così. L’accordo perfetto coi privati non c’è stato, abbiamo puntato i piedi. Abbiamo tentato di batterici per salvaguardare il nostro territorio. Credo si debba trovare così una soluzione per rilanciare queste aree e con le nostre linee guida crediamo di averla trovata».
Nel dettaglio il tutto sarà illustrato durante il consiglio comunale: «A grandi linee posso dire solo che abbiamo messo regole che consentono di restituire alla città queste zone dismesse – prosegue Porro -. È confermato che il 50 per cento dovrà rimanere a verde e che i privati potranno costruire quanto è già costruito. Di più non si poteva fare: ricordiamo che queste aree non sono di proprietà comunale e che per essere recuperare e bonificate serve che i privati possano intervenire, investendo anche milioni di euro. Queste aree dismesse sono davvero l’occasione per rilanciare la città».
Dopo l’adozione del Pgt, il documento sarà esposto pubblicamente per due mesi per ricevere le osservazioni da parte di professionisti e privati. Dopo le modifiche, valutate in base alle osservazioni, il tutto potrebbe essere poi approvato in via definitiva nel mese di maggio.
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