50 iscritti al club che insegna come “fare di più e meglio con meno”
Il Lean Club della LIUC è stato fondato insieme all’Unione degli Industriali della Provincia di Varese, Agusta spa, Alenia Aermacchi spa, BTicino spa, Sices Group e Slimpa spa
Il Lean Club della LIUC – Università Cattaneo, fondato insieme all’Unione degli Industriali della Provincia di Varese, Agusta spa, Alenia Aermacchi spa, BTicino spa, Sices Group e Slimpa spa con l’obiettivo di supportare le imprese nell’adozione della filosofia lean ("fare di più e meglio con meno”), ha raggiunto in questi giorni il traguardo dei 50 iscritti, dopo meno di 2 anni di attività.
Il Club ha raccolto adesioni non solo sul territorio, ma anche in altre regioni d’Italia, quali Toscana, Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna. Svariati anche i settori a cui afferiscono le imprese associate, in gran parte PMI ma anche grandi nomi: dall’aerospaziale (es. Distretto Aerospaziale Lombardo) al meccanico ed elettromeccanico (es. Pama e Meba), fino all’alimentare (es. Lindt & Sprüngli) e ai servizi (es. Sacchi).
«Per questo 2013 – spiega Tommaso Rossi, direttore del Lean Club – il tema portante di tutta l’attività del Club sarà il coinvolgimento del personale in azienda, aspetto essenziale della filosofia lean. In aprile proporremo un workshop che vedrà la presenza di ricercatori del MIT (Massachusetts Institute of Technology), esperti di società di consulenza e docenti di psicologia sociale».
Un anno in cui non mancheranno le proposte per i soci del Club: dai seminari (il prossimo sarà dedicato alla lean distribution) ai viaggi di studio in Giappone e Stati Uniti (in collaborazione con il Lean Educational Network coordinato dal MIT). Come lo scorso anno, il viaggio negli USA vedrà anche la partecipazione degli studenti più meritevoli tra quelli iscritti al percorso in Lean Manufacturing della Laurea Magistrale in Ingegneria gestionale per la produzione industriale.
«L’approccio che adottiamo – spiega Rossi – prevede che alle opportunità di formazione garantite ai soci seguano momenti di confronto per valutare l’applicabilità delle trasformazioni proposte nei diversi contesti aziendali. Il raggiungimento dei 50 soci ci fa ben sperare per il futuro, perché siamo convinti che più nodi acquista la nostra rete, migliore sarà il servizio che potremo offrire, anche nell’ottica della creazione di una vera e propria “lean community”».
Quanto al ruolo che la filosofia lean può ricoprire in un momento di crisi economica, Rossi ha le idee chiare: «I riscontri ottenuti finora dalle aziende ci mostrano che il lean può essere uno strumento utile non solo per sopravvivere ma anche per migliorare. Una strategia da valutare per le aziende di tutte le dimensioni».
Per informazioni sul Lean Club e sulle modalità di iscrizione, scrivere a: leanclub@liuc.it.
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