Africa contro Italia, la partita ai fornelli e sul palco
Iniziativa benefica alla pizzeria “Il Lido” che da anni ospita i richiedenti asilo
«Sono davvero dei bravi ragazzi, pensi che mi chiamano papà». Adamo Chiantese, titolare della pizzeria “Il Lido” di Gavirate si emoziona quando parla di loro: sono 7 richiedenti asilo che arrivano da diversi paesi dell’Africa martoriata dai conflitti etnico religiosi: dopo un lungo viaggio attraverso il deserto e mille pericoli, sui barconi della speranza, sono arrivati nel nostro Paese per chiedere asilo politico. Da qui una spesso lunga trafila burocratica per la verifica dello stato di rifugiato politico fino al rilascio del permesso di “soggiorno per asilo politico”: fino al rilascio di questo documento, le persone rimangono in una sorta di “limbo”: non possono lavorare e debbono risiedere in un luogo indicato dalle autorità: pochi soldi da spendere, poco da fare durante il giorno. Non è la prima volta che i richiedenti asilo vengono stati coinvolti in iniziative volte proprio ad alleviare il pericoloso vuoto che si può creare in una vita senza lavoro. Così anche a Gavirate, città che da due anni li ospita (le altre località sono Marzio, Varese, Gallarate e Busto Arsizio), qualcuno ha pensato a loro. Proprio come ha fatto Adamo: il suo hotel, in faccia al nuovo hub degli australiani e in riva al lago, dà da dormire e da mangiare a questi giovani, in convenzione con lo Stato. «E allora ho pensato – spiega Adamo in uno stretto napoletano anche se lui specifica di essere originario di Cappella di Monte di Procida – perché non fare una bella sfida di cucina e di ballo? In sala faremo una vera e propria gara fra danze di ballo liscio (napoletano) e di latino americano; in cucina si sfideranno le ricette con la pummarola contro quelle a base di cuscus, e pietanze africane preparati grazie ai suggerimenti dei ragazzi: piatti della tradizione africana contro quella partenopea». Il tutto con un obiettivo nobile: raccogliere fondi da dare ai giovani per il loro sostentamento e sensibilizzare l’opinione pubblica sulla loro condizione.
«Quando finirà il periodo in cui non possono lavorare – spiega il signor Adamo – mi farebbe piacere poter aiutare questi giovani a trovarsi un’occupazione qui nella nostra zona: per questo ho invitato molte personalità fra gli amministratori pubblici e gli imprenditori locali, per dare una chance ai questi figli nostri».
L’appuntamento è alle 20 di giovedì 3 gennaio in via Lido 22 a Gavirate.
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