Da Fondazione Cariplo un milione al fondo famiglia lavoro

Il sostegno della Diocesi di Milano alla campagna “Liberaladomenica” sulle aperture festive degli esercizi commerciali.

Un milione di euro. È la cifra che la Fondazione Cariplo ha deciso di mettere a disposizione per il rilancio del Fondo Famiglia Lavoro. L’annuncio è stato dato al termine del convegno “Che razza di crisi! Italiani e migranti uniti nel lavoro”, organizzato dal Servizio per la Pastorale sociale e il Lavoro in collaborazione con la Pastorale dei Migranti della Diocesi di Milano che si è svolto questa mattina nella sede della Confcommercio di Milano. Un evento che prepara la “Giornata della Solidarietà” che domenica si celebra in tutte le oltre millecento parrocchie della Diocesi ambrosiana.
«Il Fondo Famiglia Lavoro della Diocesi di Milano, a cui abbiamo nuovamente aderito, senza esitazioni, è un vero modello di efficienza che integra la solidarietà diffusa – un valore radicato – con la capacità di incidere efficacemente di fronte ai problemi di chi si trova, o si è ritrovato senza occupazione, dando risposte concrete ai bisogni – ha detto la vicepresidente della Fondazione Cariplo Mariella Enoc, intervenuta al convegno -. Fondazione Cariplo è chiamata per missione a svolgere il suo ruolo filantropico a sostegno delle buone iniziative: il Fondo Famiglia Lavoro è un’esperienza dai molti aspetti virtuosi».
Monsignor Luca Bressan, vicario episcopale per la Cultura, la Carità, la Missione e l’Azione sociale della Diocesi di Milano, ha illustrato le motivazioni che hanno spinto l’Arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola a proseguire sulla strada intrapresa dal suo predecessore, il cardinale Tettamanzi che la notte di Natale del 2008 annunciò la costituzione del Fondo Famiglia Lavoro. «Trovare una soluzione concreta alla situazione di crisi delle famiglie in cui uno dei componenti ha perso il lavoro non vuol dire soltanto rispondere a un’urgenza concreta, che per noi cristiani assume la cifra del dovere. Vuol dire, molto più profondamente, mettere le basi e ridare energia ad una cultura della solidarietà, del bene comune, della fratellanza, dell’impegno a costruire un futuro per i giovani, tutti valori che la crisi economica frutto di un modo errato di pensare il rapporto economia – persona – bene comune ha minato in modo molto forte» ha ricordato mons. Bressan. «Il Fondo Famiglia Lavoro – ha proseguito – intende rispondere a questa crisi intervenendo con attenzione e incisività su più fronti: la formazione, il microcredito, l’accompagnamento nell’avvio di piccole forme di imprenditorialità, oltre che intervenendo nei casi più urgenti con forme di sostegno economico diretto».
E nel ringraziare la Fondazione Cariplo per il «generoso contributo», che rappresenta un «aiuto molto prezioso», ma è anche dimostrazione di fiducia nel progetto, Bressan ha sottolineato che il Fondo «ha bisogno dell’aiuto di tutti».
A due mesi dal rilancio il Fondo Famiglia Lavoro ha già raccolto in totale 3.256.640 euro.
«Il 18 di febbraio delibereremo già le prime erogazioni a chi ne ha fatto domanda», ha annunciato Luciano Gulzetti, segretario generale del Fondo Famiglia Lavoro, sottolineando la novità degli strumenti attivati nella seconda fase: la formazione, il microcredito, l’accompagnamento all’impresa. «Sulla formazione avevamo già iniziato una sperimentazione durante la prima fase – ha ricordato. – Dei 100 lavoratori che abbiamo già avviato alla formazione, 40 sono riusciti a trovare una nuova occupazione. Un piccolo risultato che ci incoraggia a continuare su questa strada ora che si apre la seconda fase».
Parlando inoltre dell’importanza non solo del lavoro ma anche della festa per la vita di una famiglia, monsignor Bressan ha inoltre annunciato «l’adesione della Diocesi a “Liberaladomenica”. L’obiettivo di questa iniziativa – promossa dalla Confesercenti e sostenuta dalla Commissione per i problemi sociali e del lavoro della Conferenza Episcopale Italiana – è una raccolta di firme per una proposta di legge di iniziativa popolare che renda le aperture degli esercizi commerciali compatibili con le esigenze degli imprenditori, dei lavoratori e delle loro famiglie».
Le firme saranno raccolte in diverse parrocchie della diocesi di Milano anche domani, “Giornata diocesana della solidarietà”.
Gli effetti della crisi economica sui lavoratori italiani e stranieri è stato il tema del convegno che ha preceduto gli interventi sul Fondo Famiglia Lavoro. «Quello che la crisi ha messo in luce è la vulnerabilità di tutti: italiani e stranieri, operai, impiegati, dirigenti e imprenditori possono ritrovarsi tutti in seria difficoltà. Per questo dalla crisi o si esce tutti insieme o non si esce e ciascuno è chiamato a fare la sua parte», ha ricordato don Walter Magnoni, responsabile del servizio per la vita sociale e il lavoro della Diocesi.
Secondo il sociologo Aldo Bonomi – anche lui intervenuto con una relazione – la crisi che stiamo attraversando sta producendo una metamorfosi nelle forme del lavoro e dentro le comunità che non lascerà più nulla come prima. «Il lavoro normato e salariato si riduce sempre più. Non possiamo continuare a occuparci di questo e dimenticare il lavoro informale che ormai riguarda i tre quarti degli occupati».
Tutte le informazioni sulla seconda fase del Fondo Famiglia Lavoro su www.fondofamiglialavoro.it

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Pubblicato il 10 Febbraio 2013
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