I ragazzi imparano a vestirsi “sano” con Dress Care

Gli studenti dell'Olga Fiorini sono stati primi ad incontrare Piero Sandroni e Gabriele Fossati di NewTex nell'ambito del progetto per un consumo consapevole nel settore dell'abbigliamento

Si è svolto questa mattina, martedì, nella sede dell’Istituto Olga Fiorini di via Costa (pala Bandera), il primo incontro di formazione degli studenti che partecipano al progetto Dress Care, percorso di educazione al consumo consapevole dell’abbigliamento che si rivolge ai ragazzi degli istituti superiori delle province di Varese e di Bari. Il progetto, finanziato da Unione Province Italiane, Azione Province Giovani e dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, è promosso dalle Province di Bari e di Varese, dal Comune di Busto Arsizio, dalla Sezione provinciale LILT di Bari e di Varese, dalla Fondazione Blini, dell’associazione onlus NewTex Distretto Tessile Innovazione e della Confindustria di Bari e BAT in collaborazione con il Distretto Moda Puglia.

Il progetto è stato presentato dal coordinatore del progetto incaricato dall’Amministrazione comunale, Giovanni Cutini, a una sessantina di studenti dei vari indirizzi dell’Istituto (liceo, moda e grafica), che con i docenti Elio Turri e Raffaella Maini e la coordinatrice della scuola, Cinzia Ghisellini, ha collaborato fattivamente all’elaborazione delle iniziative. E’ stato ricordato soprattutto che il progetto nasce proprio a Busto, non solo per la vocazione tessile della città, ma anche per le diverse iniziative assunte a tutela della salute dei consumatori di prodotti tessili (in primis l’ordinanza del sindaco Farioli di fine 2010) e per lo sviluppo del tessile innovativo (progetto PoloTexSport).

Presentati ufficialmente anche il sito dedicato, www.dresscare.it, e la pagina Facebook che, insieme ad altri social network, rappresenteranno strumenti interattivi utili ai ragazzi per lo sviluppo e la diffusione del progetto stesso.  La comunicazione in chiave 2.0 è infatti una componente essenziale del progetto, che vuole spiegare ai ragazzi come scongiurare il pericolo di incorrere in spiacevoli dermatiti, allergie o, ancora peggio, patologie tumorali, derivanti dall’utilizzo di capi d’abbigliamento prodotti con sostanze tossiche o comunque non ammesse in Italia, ma purtroppo utilizzate in altri paesi.

Piero Sandroni e Gabriele Fossati, presidente e direttore di NewTex, hanno poi illustrato la filiera della produzione tessile, facendo toccare con mano ai ragazzi i diversi tipi di filato e di tessuto, spiegando i procedimenti di tintura e finissaggio. Per la Lilt varesina, l’oncologo Giorgio Reguzzoni ha mostrato immagini piuttosto significative dei problemi dermatologici causati dal contatto con le sostanze tossiche: i ragazzi, molto colpiti dalle fotografie, hanno posto al medico parecchie domande, dimostrando attenzione e capacità di approfondimento e di riflessione.

In chiusura sono state spiegate le attività che prenderanno il via nelle prossime settimane e che coinvolgeranno oltre all’ Istituto Olga Fiorini, l’ITE Tosi e il Liceo Artistico Candiani di Busto, l’ISIS Falcone e l’ISIS Ponti di Gallarate, l’ISIS Newton di Varese, l’ITIS Riva di Saronno. In particolare gli studenti daranno vita a laboratori di educazione al consumo consapevole e a simulazioni d’acquisto consapevole nei negozi del Distretto Urbano del Commercio, visiteranno aziende tessili del territorio. Produrranno infine degli elaborati utilizzando diversi linguaggi che verranno scambiati virtualmente con gli studenti delle altre scuole.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Febbraio 2013
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