L’orso dei Grigioni è stato abbattuto
Per le autorità cantonali era diventato un pericolo per l'uomo. In molti si erano attivati contro l'abbattimento, anche su Facebook
Alla fine è stato abbattuto. L‘orso M13 (Foto Facebook), esemplare che da diversi giorni si aggirava in val Poschiavo, nel Canton Grigioni, è stato ucciso. A darne notizia sono state le autorità cantonali e federali che hanno giustificato il gesto sostenendo che l’animale era ormai diventato troppo pericoloso per l’uomo.
«Nell’autunno e dopo il letargo – si spiega nella nota ufficiale del Dipartimento foreste del Cantone – il plantigrado era ormai diventato un pericolo per la sicurezza delle persone: si era infatti sovente spinto fino nei centri abitati alla ricerca di cibo, aveva inseguito di giorno delle persone e non mostrava più alcun timore, nonostante le ripetute azioni di dissuasione. L’abbattimento è stato eseguito conformemente alla Strategia Orso Svizzera. L’orso M13 era stato munito nell’ottobre 2011 e in seguito nel giugno 2012 di un radiocollare e, negli ultimi mesi, si aggirava regolarmente nel Cantone dei Grigioni. Il radiocollare ha consentito di sorvegliare da vicino M13. Dopo che nel novembre 2012 era entrato in un’abitazione alla ricerca di cibo e che al termine del letargo si è avvicinato di giorno a persone senza dimostrare alcun timore è stato dichiarato pericoloso per la sicurezza delle persone. Conformemente alla Strategia Orso Svizzera, l’abbattimento – sostiene il dipartimento – era inevitabile».
L’episodio che ha scatenato le preoccupazioni delle autorità è stato uno in particolare ovvero quando una ragazzina di 14 anni si è trovata faccia a faccia con l’animale. M13 era in letargo da metà novembre e si è risvegliato la prima volta il 9 febbraio. Due settimane prima del letargo, l’orso era entrato in una casa di vacanza. L’incidente aveva immediatamente riacceso le discussioni su un eventuale abbattimento dell’animale.
Com’era prevedibile la decisione ha alimentato da subito critiche e polemiche. In molti si erano attivati per proteggere l’animale. Contro l’abbattimento era stata aperta una petizione mentre su Facebook era stata creata una pagina "Emme Tredici", che conta oggi più di 10mila fan.
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