La neve, il voto e il povero orso
La neve e il carosello elettorale ci hanno fatto mettere alle spalle notizie che meritavano più attenzione. Come la storia di M13, lo sfortunato esemplare abbattuto nei Grigioni
Chi ha visto il nevone degli anni 80 non fa una piega davanti alle spruzzatine di questi giorni: allora vennero addirittura i carri armati per liberare l’autostrada bloccata, oggi ci si limita a borbottare in anticipo su quella che sarà la mancata pulizia dei marciapiedi, operazione che per la verità compete in parte anche ai privati.
La piccola neve ti obbliga a prolungare le soste in casa e, considerata la pochezza qualitativa e la monotonia di parecchi programmi televisivi, solo un buon libro e tutto ciò di intrigante che offre il web possono sottrarci tempo da dedicare a pause di distensione o di riflessione.
Sono momenti questi che danno l’opportunità di guardare a quanto perdiamo o trascuriamo con il nostro vivere di corsa.
La neve e l’ingannatore carosello elettorale ci hanno fatto mettere alle spalle notizie che meritavano più attenzione. Come la storia di M13. Alla sfortuna dell’orso dei Grigioni, per una sua presunta pericolosità abbattuto dagli elvetici in Val Poschiavo – M13 era la sua carta d’identità nell’ambito di una vasta zona alpina- ho avuto modo di pensare. In Italia al massimo gli sarebbe accaduto di finire sotto il tiro di bracconieri. Gli amici della Confederazione sono cittadini dai quali per molti aspetti abbiamo da imparare e inoltre dobbiamo loro riconoscenza per aver salvato, ospitandoli, migliaia di nostri connazionali in fuga dal nazifascismo.Senza contare le attuali opportunità di lavoro per i frontalieri. Aggiungo un particolare rilevante: i loro apporti alla storia sovranazionale della cultura, da Borromini a Botta, per fare due nomi che ci sono cari.
Gli amici della Confederazione da secoli non fanno guerre, ma una fucilata contro un “nemico” dovevano pure permettersela ed ecco che, pur aderendo a organizzazioni internazionali per la salvaguardia di animali e orsi, grazie a sapienti burocrati nei meandri di un regolamento nazionale si sono dati la possibilità di premere il grilletto. Così è caduto M13, orso bruno al quale è stata appioppata la patente di pericolosità sulla base di cavillosi “se” e “ma” quando lungo tutto l’arco delle Alpi le cronache non hanno fatto registrare attacchi all’uomo.
E’ piaciuta la forte presa di posizione di Legambiente che ha denunciato a livello internazionale scelte e comportamento dei giustizieri della Val Poschiavo. Confesso di essere un tantino prevenuto nei confronti di enti e associazioni che proteggono gli animali e lo fanno nel rispetto pieno della cosiddetta catena alimentare. Per certi versi ci sono situazioni che fanno a pugni con un minimo di democrazia che, almeno con l’aiuto dell’uomo, dovrebbe esserci nel mondo animale. Mi riferisco alla scomparsa di passeri, fringuelli etc dal verde della città, dove dominano corvi e gazze che calano nei parchi e nei giardini dai colli, segnatamente dal Campigli, per le loro razzie.
Un motivo in più per dire che c’era una volta una Varese diversa, gradevole. Come diciamo se ci riferiamo ai tempi belli della politica.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
eric67 su Cambiano le regole per auto elettriche e ibride a Varese: dai primi di febbraio niente più agevolazioni
Felice su "Giuro che mi sento meno sicuro". A Busto Arsizio il contropresidio degli antifascisti
Papi57 su A Varese le imprese sono sotto pressione: i costi energetici superano la media lombarda
GrandeFratello su Coppa Italia di hockey, la "follia ragionata" che torna a Varese per la terza volta
ccerfo su Fontana invita Trump alle Olimpiadi invernali del 2026: "Lo aspettiamo in Lombardia"
Ambro Ribo su Riconoscimenti a Varese: il valore della Polizia Locale lombarda sotto i riflettori
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.