Maria Chiara Gadda: “Ci aspettano mesi difficili in Parlamento”
La neo-deputata del Pd è felice per la sua elezione ma è consapevole del quadro difficile in cui si troverà a governare il centrosinistra: "Non conosco gli eletti del Movimento 5 Stelle ma so che vogliono il bene del Paese"
Maria Chiara Gadda si è svegliata questa mattina, martedì, da onorevole nella sua Fagnano Olona ma non ha molto da festeggiare: «Sono contenta del mio risultato ma avrei voluto festeggiare con il mio partito e con la mia coalizione. – racconta mostrando tutta la sua preoccupazione – Il risultato nazionale non è quello che ci si aspettava e davanti a tutti noi ci sono mesi difficili. E’ anche vero che in provincia di Varese abbiamo fatto un buon risultato ma è una magra consolazione perchè per un Paese in piena crisi economica lo scenario di oggi era il meno auspicabile». La soddisfazione personale, però, c’è: «Voglio rappresentare il rinnovamento del Pd perchè questo è il percorso che ha portato alla mia candidatura e a quella di molti altri giovani democratici».
Se il rinnovamento c’è stato allora cosa non ha convinto la maggioranza degli italiani che non ha votato il centrosinistra? «Abbiamo pagato il prezzo di chi dice la verità e si rifiuta di fare promesse irrealizzabili come quelle che hanno fatto altri dicendo no all’euro e no all’Imu. Il Pd ha scelto di fare una campagna elettorale sulla verità, questo non ha pagato. Anche noi abbiamo puntato sul rinnovamento ma non siamo stati in grado di comunicarlo ai cittadini in maniera efficace».
Ora andrà in parlamento e incontrerà molti giovani come lei eletti con il Movimento 5 Stelle, crede che saranno disponibili ad un dialogo? «Non conosco i parlamentari eletti nelle file del Movimento 5 Stelle – ammette – ma confido nel senso di responsabilità al quale tutti siamo chiamati in un momento difficile. Ci siamo candidati tutti per il bene del Paese e spero che si possa dialogare su proposte concrete e serie anche con loro».
Crede nell’ipotesi di un governissimo con il Pdl? «Non trovo semplicissimo un allineamento con il centrodestra ma dipenderà da quali saranno le proposte – prosegue – In una democrazia dobbiamo parlare con tutti ma conterà anche l’atteggiamento reciproco».
Alla luce dei risultati elettorali che costringeranno a creare una nuova agenda politica quali sono secondo lei le priorità? «Le priorità non cambiano e la prima resta la soluzione della crisi economica attraverso il lavoro – e conclude – chiaramente tra le primissime cose da fare c’è da cambiare la legge elettorale in modo da risolvere il problema dell’ingovernabilità, altro tema da affrontare subito sarà sicuramente il taglio netto dei costi della politica, per rispondere al voto dato da tanti cittadini al Movimento 5 Stelle».
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