Morti da amianto, a processo l’ex presidente Enel

Oltre a Francesco Corbellini, alla guida dell'ex compagnia di Stato, rinviati a giudizio per omicidio colposo altri cinque ex dirigenti legati alla centrale. Almeno otto i casi di mesotelioma contestati

Rinviati a giudizio sei ex dirigenti dell’Enel, inlcuso un ex presidente della compagnia di Stato, per le morti da amianto nella centrale di Turbigo. Il Pm Maurizio Ascione, al termine della lunga indagine già avviata lo scorso anno, ha infatti chiesto di mandare a processo per omicidio colposo Francesco Corbellini, ex presidente Enel tra il 1973 e il 1980, e altre cinque persone, tra cui quattro ex direttori della centrale elettrica che sta tra Ticino e Naviglio Grande, entrata in funzione negli anni Venti. Secondo la Procura, ci sarebbe un legame tra otto diverse morti per mesotelioma pleurico avvenute a partire dal 2004 e i metodi di lavoro usati dentro alla centrale fino agli anni Ottanta: i lavoratori coinvolti raccontavano che in caso di guasti da riparare, nella centrale di Turbigo l’amianto che rivestiva i tubi lo si spaccava a martellate, senza alcun riguardo per le polveri che si sollevavano. I lavoratori delle centrale ex Enel e i loro famigliari – molto colpiti dall’asbestosi e dai mesoteliomi – sono stati tra i principali promotori dell’Associazione Italiana Esposti Amianto nella zona a cavallo tra Alto Milanese e Varesotto.

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Pubblicato il 13 Febbraio 2013
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