Mucci: “Per la cultura più collaborazione fra operatori ed enti locali”

Riceviamo e pubblichiamo

La Cultura è lo spirito di un popolo e ne determina l’identità. Senza questo assunto non si può immaginare uno progresso sociale armonico che abbia, soprattutto, una visione di lunga durata. Specialmente in un periodo nel quale i fattori economici sono determinanti per le scelte che una buona politica deve attuare. La Cultura, e tutto ciò che comporta nelle sue tante declinazioni, dalla letteratura alla pittura, dal teatro al cinema, dalla filosofia alle nuove espressioni della comunicazione e del pensiero, possono essere determinanti per rinnovare e rilanciare un’identità, fin troppo umiliata e avvilita, del nostro paese. Allo stesso tempo può, anzi deve, anche assumere una funzione di carattere economico e propulsivo per la questione occupazionale, in modo particolare per le nuove generazioni. Oltre a funzioni di carattere squisitamente elettivo per l’animo umano la Cultura, nella sua migliore accezione e nelle sue svariate componenti, attraverso il sostegno della politica e della buona amministrazione, deve farsi promotrice di un di un progetto quadro che rilanci l’immenso patrimonio che il nostro paese detiene. Necessita quindi una stretta collaborazione fra l’ente regionale e le tante encomiabili associazioni del nostro territorio affinché si dia vita ad un piano di sostegno ed investimento di progetti meritevoli e promotori anche di interesse sociale. A tal proposito mi propongo di istituire tavoli provinciali di confronto con le associazioni culturali per favorire una più stretta collaborazione fra operatori ed enti locali. Con questo spirito, nell’arco decennale del mio mandato come Sindaco di Gallarate, ho promosso e dato vita, nonostante le tante difficoltà, ad iniziative degni di nota, come il nuovo Museo di Arte Contemporanea MAGA, e, qualora ne avessi l’opportunità, con lo stesso spirito mi accingerei a nuovi impegni istituzionali.