Mucci propone i poliambulatori per i medici di base
L'idea: piccoli centri sanitari di zona gestiti dai medici di base supportati dagli enti pubblici, "magari attraverso la rivalutazione di spazi di proprietà pubblica non utilizzati"
Poliambulatori per i medici di famiglia, magari ospitati in edifici comunali, per far tornare la medicina di base il primo livello di assistenza ai cittadini. Lo propone Nicola Mucci, candidato al consigli regionale per Lombardia Civica di Gabriele Albertini. «La Regione Lombardia ha certamente raggiunto, nel settore sanitario, target di prestazioni ragguardevoli» dice Mucci. «Ha ormai una sua riconosciuta credibilità dovuta anche ad ingenti investimenti pubblici. Questo andamento ha però portato le aziende ospedaliere a diventare, di fatto, enormi centri di prestazioni e di costo che negli anni hanno provocato un ridimensionamento della figura dei medici di famiglia e delle loro professionalità. Questi spesso si ritrovano, anche con una aggravio di gestione amministrativa, solo ad essere tramite di funzioni svolte poi dalle aziende ospedaliere che vengono, a loro volta, caricate di competenze e di costi presumibilmente gestibili in modo diverso sul territorio.
Serve una politica di rivalutazione della medicina di base e della sua specifica, insostituibile e fondamentale funzione». La proposta è la creazione «di piccoli centri sanitari di zona, sul modello dei poliambulatori, gestiti dai medici di base supportati logisticamente dagli enti pubblici, magari attraverso la rivalutazione di spazi di proprietà pubblica non utilizzati».
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